L'Ufficio federale dell'ambiente approva la regolazione di dodici branchi. Ma non accoglie la richiesta di Bellinzona
Dodici dei tredici branchi di lupi per cui cinque Cantoni hanno chiesto l'eradicazione preventiva potranno essere eliminati. Lo ha deciso oggi l'Ufficio federale dell'ambiente. Solo il branco della Valle Onsernone non potrà essere totalmente cancellato.
Gli abbattimenti, conformemente alla rivista Ordinanza sulla caccia, che il Consiglio federale ha messo in vigore all'inizio del mese dopo una controversa rapidissima procedura di consultazione, potranno iniziare il primo di dicembre, indica un comunicato odierno dell'Ufficio federale dell'ambiente. L'abbattimento dei canidi è ammesso fino al 31 gennaio prossimo.
Le domande sono pervenute dai Cantoni Ticino, Grigioni, Vallese, Vaud e San Gallo. L'Ufficio federale dell'ambiente ha esaminato le richieste e ha approvato l'abbattimento di dodici branchi interi. Non ha invece accolto la domanda di Bellinzona di abbattere l'intero branco in Valle Onsernone dal momento che negli ultimi dodici mesi non si sono verificate predazioni in situazioni protette, spiegano i funzionari federali in un comunicato. L'Ufficio federale dell'ambiente consente però una regolazione preventiva del branco, ossia l'abbattimento di due terzi dei giovani lupi.
L'Ufficio federale dell'ambiente ha svolto colloqui con tutti i Cantoni per coordinare la regolazione. Al momento sul territorio nazionale sono attestati 32 branchi per complessivamente circa 300 animali. I Cantoni hanno richiesto di abbatterne tredici per intero e di altri sei branchi vogliono eliminare fino a due terzi dei cuccioli. Le richieste sono preventive, mirano cioè a eliminare i predatori prima che commettano un qualsiasi danno.
Il contesto normativo è evoluto parallelamente agli attacchi del canide su animali da reddito. Si è passati da 446 capi uccisi – soprattutto pecore e capre sugli alpeggi – nel 2019 a 1'480 lo scorso anno. Hanno fatto molto scalpore però gli attacchi ad alcuni bovini.
In seguito all'approvazione delle richieste, i Cantoni possono ora emanare le proprie decisioni di abbattimento. Solo i guardacaccia o i cacciatori appositamente formati sono autorizzati ad abbattere i canidi, ricorda però l'Ufficio federale dell'ambiente.
Le autorità federali stimano che non tutti i lupi toccati dalla decisione odierna dell'Ufam saranno effettivamente abbattuti, ma che la crescita della loro popolazione in Svizzera sarà fortemente frenata dalla regolamentazione cantonale, come previsto dal Consiglio federale.
Secondo la Legge sulla caccia, ogni anno da settembre a gennaio i Cantoni possono adottare misure preventive contro la popolazione di lupi. Pertanto, anche l'anno prossimo potranno presentare all'Ufficio federale dell'ambiente richieste di regolazione.
Grigioni e Vallese hanno subito reagito alla decisione dell'Ufficio federale dell'ambiente. In terra retica sarà possibile abbattere fino a un massimo di 44 lupi, su un effettivo attuale pari a circa 130 animali. Il Cantone dei Grigioni ha deciso il prelievo completo dei quattro branchi di Stagias, Vorab, Beverin e Lenzerhorn. "Al fine di incutere un maggiore timore nei confronti dell'uomo saranno inoltre abbattuti complessivamente cinque lupi giovani dei due branchi Jatzhorn a Davos e Rügiul in Valposchiavo", scrive l'Ufficio per la caccia e la pesca in un comunicato.
"Il Cantone dei Grigioni è lieto che l'Ufficio federale dell'ambiente abbia accolto integralmente la sua domanda. Già da tempo ci impegniamo a favore di una regolazione proattiva e siamo convinti che in tal modo sia possibile ridurre al minimo i focolai di conflitto. Non ci sono esperienze in merito a questo tipo di regolazione del lupo. Per quanto riguarda la gestione del lupo ci troviamo tuttora in un processo di apprendimento. Sarà importante che le esperienze fatte adesso vengano analizzate nella primavera 2024 e che gli effetti vengano osservati attentamente nella prossima stagione d'alpeggio", afferma, citata nella nota Carmelia Maissen (Centro), direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità.
In Vallese, il consigliere di Stato Frédéric Favre (Plr), capo del Dipartimento della sicurezza, delle istituzioni e dello sport, ha subito deciso di ordinare gli abbattimenti, si legge in una nota. Il piano prevede l'eradicazione di sette dei tredici branchi per circa 34 animali, anche se il completamento del progetto richiederà probabilmente anni.
Le eradicazioni e gli abbattimenti preventivi sono stati criticati nelle scorse settimane da ambienti di protezione della natura. Le ultime in ordine di tempo a essersi manifestate sono le associazioni per la tutela del lupo CHWOLF e Avenir Loup Lynx Jura (avvenire lupo lince Giura), secondo le quali questo modo di procedere non è scientifico e contraddice la Convenzione di Berna. Quest'ultima, adottata nella città federale il 19 settembre 1979, intende promuovere la cooperazione tra i Paesi firmatari, tra cui la Confederazione, al fine di conservare la flora e la fauna selvatiche e il loro ambiente naturale e proteggere le specie migratorie in via di estinzione.