Ufficializzato il passaggio di chiavi. Ancora ignoti i piani per i nuovi inquilini. Il sindaco: ‘Un segnale positivo per il Comune’
Il Centro ovale di Chiasso – che qualcuno chiama ancora Centro Polaris, il suo nome originale – ha un nuovo proprietario e, probabilmente, delle nuove prospettive. Si conosce il nuovo proprietario, un imprenditore di Novaggio attivo nella regione che non è stato possibile raggiungere, ma sulle attività che andranno a ridare vita all'iconico edificio aleggia ancora il mistero. Il passaggio di proprietà è stato ufficializzato sul registro di commercio martedì 8 agosto, dove l'imprenditore momò viene indicato come amministratore unico. «Ci siamo sentiti regolarmente negli ultimi mesi – dichiara il sindaco di Chiasso, Bruno Arrigoni –. Mi ha detto che stava lavorando a dei progetti con aziende sia straniere che svizzere, ma non saprei dire cosa sia stato effettivamente concluso».
Quello che conta per il sindaco della cittadina, è che finalmente si sia mosso qualcosa. «Come Comune lo riteniamo un segnale positivo – continua Arrigoni –, perché finora pareva un po' in uno stato di abbandono. Anche con gli attuali (ora precedenti, ndr) proprietari non sembrava esserci molta motivazione per fare qualcosa in più. Ora invece si aprono delle nuove prospettive, e questo è sicuramente positivo».
Lo stabile è di fatto disabitato dal 2019. Dopo la partenza – a seguito di una diatriba legale – degli ultimi inquilini, un centro di bellezza, è stato fino adesso rimasto attivo unicamente come posteggio, grazie ai due piani di parcheggi sotterranei, uno dei quali di proprietà del Comune stesso. Nel corso degli anni erano stati diversi i progetti proposti per cercare di dare nuova vita al centro, senza però che nessuno di questi si concretizzasse.
Le prime avvisaglie del cambiamento si erano avute già qualche mese fa, quando sul tavolo del Municipio di Chiasso venne depositata una domanda di costruzione, riguardante la posa di insegne pubblicitarie luminose da parte della Illiar Sa di Balerna, di proprietà dello stesso imprenditore che ha finito per prendere in gestione lo stabile. «Il diritto di compera era stato annunciato durante la cerimonia augurale di inizio gennaio – spiega il sindaco –. La validità di questo diritto scadeva verso la fine di settembre».
Il centro, con il suo aspetto all'avanguardia, fu progettato dall'architetto Elio Ostinelli, e aprì ufficialmente i battenti nel 2011. Inizialmente adibito a centro commerciale, venne poi riconvertito in stabile amministrativo nel 2017. Da quel momento i piani per ridare contenuti a una struttura che, di fatto, costituisce una sorta di biglietto da visita per la cittadina di confine, si sono susseguiti in maniera inconcludente. Inizialmente – si parla ancora del 2015 – vi fu l'idea di trasformarlo in un polo del commercio di lusso denominato Aurum Gate, seguita dalla proposta di due collezionisti italiani di trasformarlo in un museo dedicato alle figurine Panini. Poi parve concretizzarsi l’insediamento della centrale del gruppo viaggi low cost Bravofly, naufragata a causa dell'opposizione da parte degli inquilini dell'epoca. Infine venne ventilato il progetto di trasformarlo nel quartier generale di Lastminute.ch. Ora non resta che attendere le intenzioni della nuova proprietà. Affaire à suivre.