Dall'Alternativa di Mendrisio si interroga il Municipio su una scelta alimentare ritenuta poco ecologista
“L'uomo è ciò che mangia” diceva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach. Ma non solo: le scelte alimentari possono avere un impatto anche sull'ambiente in cui viviamo. A documentarlo ci sono studi e ricerche. Come nel caso della produzione e del consumo di carne. Ecco che la decisione della Città di Mendrisio di imbandire la tavola del picnic a Genestrerio, la domenica scorsa, anche con dei cervelas, ha fatto rizzare le antenne agli ecologisti. Perplessità che la consigliera comunale dell'Alternativa Claudia Crivelli Barella ha girato al Municipio.
"Ognuno come privato cittadino e cittadina – premette Crivelli Barella – è libero di compiere le scelte che desidera: l'impatto della carne sull'ambiente è comunque innegabile (anche della carne locale), e distribuire cervelas al picnic con la popolazione organizzato a Genestrerio il 21 maggio (che verrà proposto domenica 4 giugno anche a Villa Argentina) – entra nel merito – pare a diversi ecologisti, con tutto il rispetto per la bontà dell'idea di trovarsi insieme, provocatoriamente insostenibile da parte di un ente pubblico, in un periodo storico in cui la terra sta bruciando, e nel quale abbiamo la responsabilità di pensare al futuro".
Secondo la consigliera qualcuno – o meglio "chi ha un briciolo di ambientalismo dentro di sé" – si può anche essere offeso, incalzati come si è da una riflessione sul futuro climatico globale. E qui si innestano le domande rivolte all'esecutivo. Ovvero, innanzitutto "corrisponde al vero che sono stati distribuiti gratuitamente alla popolazione cervelas di carne?". In tal caso, l'autorità cittadina non reputa "di dover porre l’attenzione della popolazione sull’impatto ecologico del consumo di carne e pensare di offrire delle offerte alternative (verdure grigliate e simili)?". Il dibattito è aperto.