Passato in Consiglio comunale il credito di 1,5 milioni di franchi. Servirà per iniziare con progettazione e restauro finalizzate al rilancio
Luce verde brillante da parte del Consiglio comunale di Locarno al milione e mezzo di franchi per le prime fasi di progettazione e restauro funzionali alla valorizzazione del Castello Visconteo. Il legislativo, sotto gli occhi dell'ex sindaca Carla Speziali, nonché di Simonetta Biaggio-Simona (già capo dell'Ufficio cantonale dei beni culturali) ha approvato questa sera all'unanimità l’importante credito.
L’ampio sostegno del legislativo è la logica conseguenza delle riflessioni contenute sia nel messaggio municipale che accompagna la richiesta di credito, sia nel rapporto unico della commissione della Gestione (co-relatori Marko Antunovic e Simone Beltrame). Nel primo si leggeva infatti che “paragonando il nostro castello con altri edifici simili in Svizzera, emerge che il Visconteo ha tutte le carte in regole per potersi inserire nell’offerta monumentale e museale nazionale. Sistemando adeguatamente i locali e rendendoli fruibili anche nei mesi invernali si potranno ampliare lo spazio espositivo e adattare alcune sale per conferenze, concerti, teatro, attività didattiche: ciò contribuirà a fare del Castello Visconteo un punto d’aggregazione culturale importante per tutto il Locarnese”.
Dalle valutazioni della Gestione era invece emerso che “la valorizzazione del complesso museale del Castello amplierà il prodotto culturale della città e, insieme a Casorella e Casa Rusca, potrà favorire sinergie e collaborazioni con le organizzazioni turistiche nazionali e di oltre confine”.
Grazie al progetto vincente ”PIVOT”, notava la Gestione, “non solo la cultura si gioverà del Castello, bensì tutta la popolazione potrà conoscere e riappropriarsi del magnifico spazio della corte del Castello. La sua apertura sarà una nuova attrazione della città e invoglierà i cittadini e i turisti ad accedere e godere del complesso museale”. La riqualifica sarà insomma “in primo luogo un investimento nella cultura, nella socialità e nell’immagine della città, che porterà nuova linfa all’offerta comunale da proporre sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali”. La stessa Gestione aveva inoltre giudicato “imprescindibile valutare il progetto in relazione al suo contesto, e in particolare con la Rotonda di Piazza Castello e gli spazi pubblici urbani, coinvolgendo – come accaduto con la riqualifica degli spazi pubblici del centro urbano – anche solo parzialmente, la popolazione con un incontro”.
Parole di appoggio al rilancio del Visconteo sono state pronunciate in seduta dagli stessi co-relatori commissionali Beltrame per il Centro e Antunovic per Verdi e Indipendenti, entrambi chiedendo una partecipazione finanziaria da parte dei Comuni della regione. Luca Renzetti per Plr ha definito il Castello «un'inestimabile risorsa architettonica, culturale e storica», lodando i contenuti del progetto vincitore del concorso e augurandosi un ferreo controllo dei costi. Per la Sinistra Unita è intervenuto Francesco Albi, secondo il quale «il Castello va profondamente riformato, così come indica il progetto», considerando però anche il Rivellino, «per un'offerta completa».
Bruno Bäriswyl (Lega-Udc) ha pure portato l'adesione del suo gruppo, ma anche messo l'accento su due punti sensibili: la necessità di «non prendersi troppa fretta per la progettazione, e temporeggiando cercare un sostegno finanziario degli altri Comuni»; e quella di avere un accesso al Castello da Piazza Remo Rossi. Ancora dal Centro ha preso la parola Mauro Belgeri, che si è detto «favorevole a mettere in luce il Rivellino, ma contrario alla demolizione di tutte le case circostanti, come tristemente osservato altrove». Prima del voto favorevole, il credito era stato “difeso” dal capodicastero competente, Bruno Buzzini.