Preavviso favorevole al credito, con alcuni appunti relativi ad aspetti tecnici del progetto. Sull'investimento auspicato il coinvolgimento dei Comuni
“La riqualifica del Castello Visconteo di Locarno sarà in primo luogo un investimento nella cultura, nella socialità e nell’immagine della città, che porterà nuova linfa all’offerta comunale da proporre sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali”. È la conclusione alla quale giunge, nel suo rapporto sottoscritto da tutti i commissari, la Gestione di Locarno. Rapporto accompagnante la richiesta di un credito di 1,5 milioni di franchi sottoposta dal Municipio cittadino al legislativo e relativa alle prime fasi di progettazione e restauro per la valorizzazione dell'edificio. Concordando pienamente con il Municipio “in merito alla necessità di adoperarsi per la riqualifica, il rilancio e la valorizzazione del più importante monumento cittadino e delle relative adiacenze, quale polo culturale e turistico coordinato con il Museo Casorella”, i commissari ricordano come questa operazione consentirà di attribuire allo storico Castello “il valore che merita, ampliando di conseguenza il prodotto culturale cittadino, unitamente al Museo cantonale di storia naturale che sorgerà nel comparto Santa Caterina di proprietà dello Stato e usufruendo in maniera ottimale delle sue reali possibilità; nella fattispecie dell’utilizzazione durante l’intero anno. Questo intervento attirerà sicuramente nuovi visitatori nella nostra città, con un conseguente beneficio per l’economia regionale”.
La Commissione osserva che vi sono ampi margini per un approfondimento della progettazione (affidata, come noto, alla comunità di lavoro Sanchez Garcia Architetti Krausbeck Santagostino Margarido), “in particolar modo per quanto riguarda le incertezze legate al monumento storico, come ad esempio il restauro effettivo del Castello, le analisi per gli affreschi e i relativi aspetti archeologici concernenti gli scavi. Il Municipio ha inoltre assicurato alla Commissione che i piccoli aspetti negativi e poco convincenti verranno eliminati facilmente in fase di progetto definitivo. Di conseguenza il costo complessivo dell’intervento risulta difficile da determinare con esattezza”.
Nel suo preavviso favorevole, tuttavia, la Gestione rileva anche alcune piccole criticità: “In particolare, è stata oggetto di discussione la copertura parziale del cortile per il tramite di un sistema leggero di barre di acciaio coperte da un telo che può essere ruotato intorno all’asse orizzontale. Ciò è dovuto in caso di trombe d’aria e altri eventi meteorologici di forza maggiore. I tubolari metallici retrattili verosimilmente verranno sostituiti. Vi sono valide alternative. Precisiamo che il secondo progetto dava un’indicazione di vela più convincente. A ogni buon conto l’aspetto sulla vela non è essenziale né determinante e si può sempre intervenire per provvedere a un’alternativa. Esso sarà oggetto di revisione e studio. Evidenziamo che l’accesso attuale, tramite la scalinata acciottolata, non va bene, poiché non è a norma. Suggeriamo alla committenza di esplorare in collaborazione con l’Ufficio dei Beni culturali e con i progettisti delle soluzioni praticabili affinché l’entrata da piazza Remo Rossi sia il più possibile agevolata. Infine la Commissione ritiene imprescindibile valutare il progetto in relazione al suo contesto, e in particolare con la Rotonda di piazza Castello e gli spazi pubblici urbani e coinvolgere – come accaduto con la riqualifica degli spazi pubblici del centro urbano – anche solo parzialmente, la popolazione con un incontro”.
Alla luce dell’importanza anche finanziaria dell’intervento la Commissione della gestione, preso atto dei sussidi cantonali e federali che permetteranno di affrontare il grosso investimento, è dell'avviso che sarebbe opportuno domandare un contributo anche ai Comuni della Regione del Locarnese. “Per quanto concerne l’ammontare dell’investimento preventivato la Commissione evidenzia le numerose incognite legate a un intervento su un simile oggetto. All’interno dei muri lapidari per esempio non si è a conoscenza di cosa si potrà trovare”. Per questa ragione auspica vivamente che l’importo complessivo preventivato e messo a disposizione non venga speso interamente.