L'area progressista boccia i Preventivi 2025. Il Municipio pubblica il Piano finanziario e prende degli impegni
Alla fine i numeri, a Breggia, hanno dato ragione alle previsioni finanziarie del Municipio e promosso i Preventivi 2025 del Comune. Ma critiche e criticità restano, assieme al veto calato da Insieme a Sinistra e I Verdi, a cui ha fatto da contraltare il voto favorevole di Plr e Centro. Già in seno alla Commissione della gestione l'area progressista si era distanziata dalla linea indicata dall'Esecutivo. "Non riteniamo opportuno – hanno motivato Paola Bianchi e Fabiano Cavadini – scaricare sulle generazioni future le conseguenze di una gestione economica strutturalmente in deficit". I numeri, del resto, parlano da soli e al di là del disavanzo prospettato, di 568mila franchi – cresciuto rispetto ai preventivi 2024 –, mostrano un problema strutturale. Soprattutto davanti alle resistenze a rivedere il moltiplicatore, che rimane al 95 per cento, lontano dal moltiplicatore aritmetico (oltre il 107 per cento).
Su un punto, d'altro canto, tutti oggi concordano, al tavolo del Municipio come tra i banchi del Consiglio comunale (e in modo trasversale): le finanze di Breggia non stanno bene. A tal punto che, Piano finanziario (Pf) 2024-2028 fresco di stampa alla mano - giunto pochi giorni dopo la consegna dei rapporti della Gestione -, dal 2027 il capitale proprio finirà nelle cifre negative, per più di 400mila franchi. Le conclusioni dell'Esecutivo, che per analizzare i conti si è affidato una consulente esterno, sono presto tirate: il documento "riflette un situazione critica e caratterizzata da notevoli incertezze". È appunto di fronte a questo scenario, con i bilanci in "peggioramento" e un gettito fiscale che si asciuga, che i rappresentati di Insieme a Sinistra e I Verdi in Gestione hanno fatto un passo indietro. Anche i commissari della maggioranza, del resto, per voce di Simone Torriani, Michele Gaffuri e Giacomo Balerna, hanno riconosciuto che la situazione finanziaria del Comune è "debole", chiedendo di attuare "una sorveglianza attiva delle spese correnti".
Ecco dunque che per l'area progressista andrebbero superate le ritrosie verso un aumento dell'aliquota fiscale, anche a fronte delle difficoltà di contenere le uscite e delle cifre rosse. Infatti, si è fatto capire dal gruppo, bisognerebbe intervenire prima di veder azzerare il capitale proprio - ora quota 2 milioni - e sentirsi richiamare dalla Sezione enti locali. In effetti, lo stesso Municipio lo ricorda in modo chiaro nell’introduzione del Piano finanziario, nel solco del Regolamento sulla gestione finanziaria e sulla contabilità dei Comuni: per garantire il pareggio del bilancio e l'ammortamento del disavanzo il moltiplicatore va rivisto verso l'alto. Servono, insomma, delle soluzioni condivise. Da parte sua l'Esecutivo dichiara a Pf di impegnarsi a proporle e a "monitorare attentamente la situazione" per assicurare "la stabilità finanziaria del Comune nel lungo periodo, pur mantenendo un livello adeguato di servizi per la cittadinanza".
Nel dossier appena consegnato ai consiglieri comunali, uno strumento "essenziale" per governare l'amministrazione comunale e indicare la rotta, l'autorità di Breggia individua quindi sfide e strategie future. Le prime si focalizzano sulla diminuzione di residenti e quindi di gettito fiscale, sulla "crescente tendenza al riversamento di costi da enti terzi e dal Cantone, che riduce il margine di manovra del Comune" e sulla necessità di "bilanciare la riduzione dei costi con il mantenimento dei servizi essenziali". Le seconde puntano, invece, su minori spese ("laddove possibile"), una "maggiore considerazione" da parte delle autorità cantonali e, in particolare, "iniziative per attrarre nuovi residenti e attività economiche per contrastare il calo demografico e del gettito". Tutto ciò senza escludere "un aumento delle tasse causali per i servizi dell'acqua potabile e dello smaltimento delle acque luride - compensati tramite il capitale proprio, ndr -, e un "potenziale aumento del moltiplicatore d'imposta".
In altre parole, nei prossimi quattro anni, si conferma, Breggia dovrà concentrare i suoi investimenti, secondo priorità e necessità, sulle opere di sovra e sottostruttura. Che ne sarà dei cosiddetti ‘Grandi progetti’? Al momento, in assenza di dati precisi, restano fuori dal Pf. Il Municipio, annota, "sta valutando la sistemazione del Centro scolastico di Lattecaldo e del comparto attorno alla Casa comunale di Morbio Superiore, tenendo conto anche della recente proposta di costruzione di un quartiere intergenerazionale – e una casa per anziani, ndr –, in collaborazione con la Fondazione Parco San Rocco". L'impegno ora è "ad approfondire nei prossimi mesi le possibilità operative per procedere, eventualmente, con la realizzazione di questi ‘Grandi progetti’, definendo le condizioni necessarie per renderli attuabili". A quel punto si aggiornerà il Piano finanziario.
Nel frattempo, a Breggia rimangono ancora un paio di nodi da sciogliere. Ovvero l'incasso, in sospeso, dei contributi di costruzione e di miglioria legati al Piano viario di Caneggio, e i servizi idrici. "Senza interventi di correzione della tendenza in atto – si esplicita nel Pf –, il servizio di approvvigionamento idrico non sarà in grado né di raggiungere il pareggio né di riassorbire i disavanzi cumulati. Lo stesso vale anche per il servizio di eliminazione delle acque di scarico, il cui disavanzo annuale pesa in modo costante malgrado il possibile intervento sulle tariffe". Di che rimboccarsi le maniche.