Il Ps perde peso anche nelle commissioni parlamentari

Con il voto per il Gran Consiglio scrutinato ieri avrà anche limitato i danni – quel tonfo del 4% che aveva contraddistinto, il giorno prima, la corsa al governo insieme ai Verdi –, ma la perdita di un (solo) seggio nel Legislativo si traduce, per il Partito socialista, in una poltrona in meno nelle commissioni parlamentari. Questo secondo la ripartizione dei seggi nelle commissioni stabilita e comunicata nel pomeriggio dalla Segreteria del Gran Consiglio ai partiti. La ripartizione? Cinque seggi al Plr, quattro al Centro, tre alla Lega, due al Ps, due all'Udc e uno ai Verdi.

Rispetto alla legislatura appena conclusa, i liberali radicali restano stabili, il Centro e l'Udc ne guadagnano uno, Ps e Lega scendono di un posto.

Per i socialisti, che contavano di mantenere tre deputati nelle commissioni, è una pessima notizia. Perché vuol dire perdere peso politico anche nella ‘Gestione e finanze’, la commissione principale del parlamento cantonale, dato che si occupa di crediti e uscite varie. Cioè di soldi.

Ma il Ps non ci sta. «Stiamo verificando l’esattezza dei calcoli e l'interpretazione della legge», dice, contattato dalla ‘Regione’, il capogruppo Ivo Durisch.

Se i calcoli si dovessero rivelare corretti, Plr e Centro con 9 seggi su 17 avrebbero la maggioranza assoluta nelle commissioni.

Il capogruppo: la legge non è stata interpretata correttamente

Passa qualche ora e in serata Durisch fa sapere che «come Direzione abbiamo verificato i calcoli e li contestiamo: riteniamo che la legge non sia stata interpretata correttamente, per cui inoltreremo un reclamo ai servizi del Gran Consiglio». In caso di rigetto del reclamo, aggiunge il capogruppo del Ps in parlamento, «presenteremo verosimilmente ricorso dopo l'insediamento del nuovo Gran Consiglio». Per domani è attesa una comunicazione ufficiale del Partito socialista.