Musica

Addio a Tom Verlaine, frontman dei Television

Chitarrista e cantante, pioniere della scena punk degli anni 70, si è spento a Manhattan dopo breve malattia.

1949-2023
(Bene Riobó / Wikipedia)
29 gennaio 2023
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Tom Verlaine, ex leader dei Television e figura di riferimento del punk-rock emerso dall’underground di New York alla fine degli anni 70, è morto all’età di 73 anni. A dare l’annuncio al New York Times è stata la figlia Jesse Paris Smith, nata dalla sua relazione con la cantante Patti Smith. Non è al momento nota la causa della morte, se non che è stata causata da una "breve malattia".

All’anagrafe Thomas Miller, Tom Verlaine è, per stessa ammissione dell’artista, l’emulazione della scelta fatta da Bob Dylan, quella di trovarsi un nome d’arte, ma anche un’occasione per lasciarsi alle spalle il passato. Tom Verlaine è, in primis, un chiaro omaggio a Paul, il poeta francese di cui il chitarrista e cantante cercherà d’infondere il lirismo nei testi delle sue canzoni, rette da un suono chitarristico etereo e aggressivo al tempo stesso, che ha fatto scuola. L’unione di questi elementi ha portato, nel 1977, all’album ‘Marquee Moon’, considerato una pietra miliare della new wave, retto dalla title-track col suo infinito assolo e aperto da ‘See No Evil’, brano cui Joe Jackson ha reso omaggio nel suo ‘Fast Forward’ del 2015.

Nato il 13 dicembre del 1949 a Denville, nel New Jersey, Tom Verlaine passa dal pianoforte al sassofono per folgorazione da Stan Getz, per poi scoprire le potenzialità della chitarra nel mondo del jazz e del rock, scelta che si rende definitiva con l’ascolto di ‘19th Nervous Breakdown’ dei Rolling Stones, avvenuto durante l’adolescenza. Altre dichiarate influenze arriveranno dal periodo elettrico di Miles Davis. Nel 1972, Verlaine si sposta a New York, così come l’amico dei tempi della scuola Richard Hell; entrambi sono mossi dall’amore per la musica e la poesia, e con l’aggiunta di Billy Ficca alla batteria formano i Neon Boys, riformatisi un anno dopo come Television, con Richard Lloyd come secondo chitarrista e, successivamente, con Fred Smith al posto del fuoriuscito Hell. Oltre a ‘Marquee Moon’, la band ha pubblicato ‘Adventure’ (1977), disco uscito un anno prima della rottura. Più tardi, dalla reunion del 1992 nascerà il terzo album, eponimo.

Ampio tributo, sulle relative pagine social, arrivano in queste ore da Thurston Moore, ex leader dei Sonic Youth, da Stuart Braithwaite dei Mogwai, e anche da The Edge, che dice di essere stato ispirato dal suo modo di suonare la chitarra per plasmare il suono degli U2.


Elektra/Wikipedia
Il secondo da destra, nella band di culto