L’impianto di Ofible, costato 16 milioni, entrerà presto in servizio soddisfacendo il fabbisogno di 2’300 economie domestiche
È pronta a entrare in servizio la nuova minicentrale Rasoira. Realizzata dalle Officine idroelettriche Blenio (Ofible) completamente in roccia, prende il nome da un torrente che scorre vicino alla diga della Val Malvaglia. Un impianto più modesto in termini di dimensioni e potenza rispetto a quelli realizzati all’altezza di Olivone, Biasca e del Luzzone, ma molto importante per la catena idroelettrica della Val di Blenio. La turbina installata, con una potenza di 4,4 MW, produrrà annualmente nove milioni di kWh di energia rinnovabile, pari al fabbisogno di 2’300 economie domestiche (quasi la metà della popolazione del distretto bleniese), sfruttando 230 milioni di metri cubi d’acqua. Acqua proveniente principalmente dalla centrale Olivone e dalle prese Sosto e Lucomagno con un salto variabile tra 11 e 26 metri, posto fra lo sbocco della galleria Olivone-Malvaglia e il livello dell’omonimo bacino. Il progetto voluto dal Cantone, che detiene il 20% delle azioni delle Ofible, ha richiesto due anni e mezzo di lavori e un investimento di 16 milioni di franchi.
Avviato nel marzo 2020, il cantiere ha subìto una prima battuta d’arresto a causa del lockdown. Ripreso a metà aprile con l’ingrandimento della preesistente galleria in modo da permettere l’accesso a mezzi di scavo e alla turbina, è poi continuato con gli scavi. La centrale è completamente incavata nella roccia, in caverna, perciò dall’esterno è visibile solo l’entrata della galleria. Data la vicinanza con la diga, l’Ufficio federale dell’energia ha imposto la posa di sismografi per monitorare le vibrazioni causate dall’esplosivo utilizzato, comunque sempre rientrato nei limiti imposti. Scavata la caverna (lunga 22 metri, alta 10 e larga 11) per ospitare le componenti elettromeccaniche, sono quindi state scavate la galleria di adduzione e quella di scarico lunga 60 metri. A febbraio 2021 è poi stato svuotato il cunicolo Olivone-Malvaglia per consentire il loro raccordo e realizzare la presa.
L’entrata in servizio era prevista lo scorso autunno, e in effetti i lavori si sono conclusi a settembre. Ma gli scarsissimi afflussi d’acqua dovuti alla perdurante siccità hanno costretto Ofible a rimandare la messa in funzione a gennaio, quando in galleria sono attesi come minimo 22 m3/s così da permettere di effettuare le prove di rito e le regolazioni della macchina a pieno carico. Da quel giorno, fino ai prossimi 15 anni, la minicentrale Rasoira riceverà un sussidio federale che garantirà una ragionevole redditività dell’impianto, capace, come detto, di sfruttare acque già captate e quindi risultare a impatto ambientale pressoché nullo.