Ma Sorengo, Massagno e Savosa non ritengono di dover alzare il moltiplicatore
Una base di contribuenti solida, perlopiù costituita da persone fisiche, molte delle quali benestanti. Eppure nell’agiata collina ovest della cintura luganese, di fede politica azzurra e ostinatamente indipendente dalla Città, suona qualche campanellino d’allarme. I preventivi 2023 sono in rosso tanto a Sorengo, quanto a Massagno e Savosa che nel giro di una settimana vedranno i propri Consigli comunali riunirsi per l’esame dei Conti preventivi. Costi che crescono e, sia pure con l’incognita del nuovo modello contabile Mca2 – che non ha ancora avuto la verifica di un consuntivo annuale –, serpeggia una qualche preoccupazione, mitigata da solidità finanziarie costruite nel recente passato, o anche, come nel caso di Massagno, dalle previsioni di aumento della popolazione in seguito a nuove costruzioni. Una posizione di rendita si può dire, ma resisterà nel medio termine? Insomma se Atene piange (Lugano annuncia 5,3 milioni di deficit e il moltiplicatore è destinato ad aumentare fra un paio d’anni) Sparta non ride.
Andiamo in ordine cronologico, da Sorengo che ha in programma la seduta del Legislativo già domani, martedì. Il conto economico di previsione accusa un disavanzo piuttosto importante in rapporto alle contenute dimensioni del paese: 822mila franchi, cifra leggermente superiore ai deficit preventivati negli scorsi anni. «Non possiamo che ripetere che anche il preventivo dell’anno 2023 si inserisce in un solco di ‘profondo rosso’ che deve necessariamente indurre le nostre istituzioni (Consiglio comunale, Commissione della gestione e Municipio) a una riflessione sulle visioni future» scrive nel suo messaggio lo stesso Municipio. Il tema è quello degli investimenti, che rischiano di destabilizzare la situazione finanziaria. L’acquisizione dell’ex centro sportivo ‘La Ginestra’ dai suoi creditori è all’ordine del giorno proprio martedì: 1,6 milioni di franchi con clausola d’urgenza (la Commissione della gestione ha emesso un rapporto favorevole) e la liquidazione della quota del consorzio ‘Al Pagnolo’ ora appartenente al Comune di Lugano. Ma prima ci sono da saldare le spese di costruzione del nuovo Centro civico di Cortivallo. «Un dilazionamento nel tempo di altri investimenti e un periodo di "moratoria" per quanto potrà eventualmente riguardare la destinazione de ‘La Cisterna’ sono imprescindibili per permettere il mantenimento del moltiplicatore oggi al 65%». A proposito: la decisione sulle imposte è rimandata ai primi mesi del 2023 sperando di trovarsi in un quadro di minore incertezza.
A Massagno la seduta del Consiglio comunale è in programma fra una settimana, lunedì 19 dicembre. Per il 2023 è previsto un disavanzo di 520mila franchi contro i 186mila dell’anno in corso (a consuntivo si vedrà poi com’è andata) il che significherebbe un peggioramento di 333mila; è annunciato un rapporto di minoranza. Il Municipio ascrive queste previsioni, tra le altre cose, all’aumento dei costi sul fronte dell’energia (guerra in Ucraina) e dei prestiti bancari (inflazione). Al capitolo investimenti spicca un credito di 3,58 milioni necessari per la realizzazione degli interventi di trasformazione della Casa Ippocastano, dove verrebbero ricavati gli spazi per due sezioni di scuola dell’infanzia. Pure qui, però, non si ritiene di dover alzare il moltiplicatore d’imposta. «Il Municipio ha valutato e deciso, per l’anno qui in esame e in base a una programmazione ben ponderata, di lasciare invariato il moltiplicatore politico al 77%, sulla scorta anche di un capitale proprio consistente che, attestandosi attorno al considerevole importo di 10 milioni di franchi, garantisce ampia stabilità alla gestione delle finanze comunali per questo 2023». Il ‘moltiplicatore aritmetico’ quello cioè teoricamente ideale per pareggiare i conti, si situa un po’ sopra, al 79%. Come detto Massagno conta anche sull’infittimento dei palazzi: la stima di nuovi appartamenti in edificazione su suolo comunale segnala 280 nuovi alloggi entro il 2025.
Savosa (seduta pure lunedì 19) prevede, come un anno fa, un disavanzo intorno al mezzo milione, precisamente 668mila franchi, proponendo comunque la conferma del moltiplicatore d’imposta al 75%, a fronte di un moltiplicatore aritmetico che rasenta l’83%. Ciò succede nonostante un discreto aumento (+324mila franchi) del gettito d’imposta. Da tenere presente che invece, il 2021 aveva chiuso con un avanzo di 205mila franchi. «Nonostante gli elementi d’incertezza dovuti alla difficile situazione economica e finanziaria globale, le finanze del nostro Comune rimangono solide; l’importante capitale proprio accumulato negli ultimi anni ci permetterà di assorbire eventuali disavanzi d’esercizio e continuare a pianificare gli investimenti per i prossimi anni» si legge nel messaggio municipale. «Il mantenimento e il miglioramento dei servizi, che il Municipio ritiene essere obiettivi principali, potranno essere garantiti solo con nuovi investimenti; opere che comunque dovranno essere pianificate con attenzione e accompagnate da un monitoraggio continuo delle spese». E tra gli investimenti di rilievo, uno verrà votato proprio nella seduta del 19: la riqualifica del centro sportivo al Parco Vira, che comprende campi da calcio e da skateboard. Quello che va al voto del Consiglio comunale è un credito di progettazione (121mila franchi la somma richiesta): il Municipio intende affidare un mandato a un team di professionisti. Sono però già fissati i contenuti del futuro centro sportivo: nuovo campo da calcio in sintetico, nuovo campetto polifunzionale, nuovo corpo spogliatoi, depositi e buvette (standard Minergie), parchetto attrezzature ginnastica all’aperto "calisthenics", stazione di ricarica mezzi elettrici (bici, monopattini ecc), barriera fonica campo da skateboard, manutenzione tribunetta skateboard con allargamento passaggio pedonale e nuovo collegamento a nord tra via Vira e la stradina verso il bosco (collegamento ecologico).