È necessario procedere al più presto al completamento dei lavori, come chiesto da governo e parlamento concedendo gli aiuti milionari
È un vero peccato che la Sagl incaricata di gestire i nuovi ristorante e albergo in Campra abbia dovuto gettare la spugna dopo pochi anni di attività. E dire che la struttura è firmata da due architetti di prestigio (Dürisch-Nolli) ed è inserita in un contesto paesaggistico di valore. Non conosco i motivi di tale insuccesso, in parte spiegato a causa della pandemia e dello scarso innevamento dell’anno scorso. Spero vivamente che per il prossimo inverno la Società Campra Sa possa colmare la lacuna, sebbene le prospettive non siano delle migliori a causa della crescita dell’inflazione, della mancanza di personale addetto a queste strutture e del futuro incerto dell’innevamento. Una cosa è però certa: se ciò non dovesse avvenire, l’immagine del Centro nordico ne risentirà pesantemente.
Ci sono inoltre alcune questioni importanti che non sono ancora risolte. In particolare l’attuazione dei disposti cantonali in materia di concessione di crediti pubblici. Il messaggio governativo n° 6568 del 22 novembre 2011 stabilisce il seguente requisito per la concessione dei crediti: "Una generale riqualifica paesaggistica del comparto mediante la sistemazione esterna (demolizione degli edifici minori, smantellamento di strutture con recupero e riqualifica delle superfici libere, organizzazione degli accessi e delle aree a posteggio)". Anche il rapporto della Commissione gestione richiede che siano "sistemati gli spazi esterni, demolendo strutture cresciute disordinatamente nel tempo". Essendo la zona di particolare attenzione ambientalista da parte della Confederazione, sarebbe oltremodo necessario procedere al più presto al completamento dei lavori.
C’è poi un’altra questione che, dopo alcuni anni, andrebbe affrontata nel rispetto della volontà politica. Suddetto messaggio governativo richiede quanto segue: "Oltre alla pratica dello sci di fondo si punterà molto sulle colonie scolastiche e (soprattutto in estate) sulla sinergia con Acquacalda, nell’ambito delle visite guidate sul territorio, permettendo di soddisfare le esigenze di un segmento di clientela attivo principalmente durante il periodo compreso tra novembre e marzo (stagione invernale), con buone prospettive per un suo utilizzo più frequente anche durante la stagione estiva". Anche su questo occorre lavorare maggiormente. Non è chiaro a chi spetta tale compito in una società tricefala come quella attuale: al gestore dell’albergo? Alla Società che rappresenta paritariamente il Comune di Blenio e lo Sci club Simano? Il Rapporto della Commissione gestione non ha dubbi in proposito: "La realizzazione e in seguito la gestione del nuovo immobile e l’attività del Centro rimarranno alla nuova Centro sci nordico Campra Sa, creata appositamente".
Il Centro di Campra ha acquisito negli anni il dovuto riconoscimento nazionale e internazionale e non può permettersi di deflettere. Una struttura di tutto rispetto, realizzata con cospicui fondi pubblici, deve potersi rivolgere anche a un’utenza allargata durante tutto l’anno. La necessità di gestire nel migliore dei modi le differenti tipologie di clientela del Centro diventa quindi impellente. Ecco perché, in linea generale, sarebbe auspicabile che le varie strutture della Valle di Blenio collaborassero insieme per offrire dei ‘pacchetti turistici’ di vario genere, affinché l’utenza possa fruire di proposte complementari rispetto alla mera attività sportiva. Invito perciò la Società ad approfondire al più presto queste questioni, avvalendosi anche di specialisti del settore.
* già presidente della giuria del Concorso internazionale d’architettura per il nuovo Centro sci nordico di Campra