Bellinzonese

Inclusione andicap Ticino premia Carlo Chicherio

Gli ha attribuito l’Attestato di merito per i 25 anni di relazioni che hanno permesso di avvicinare molti portatori di andicap al mondo del lavoro

A sinistra il presidente di Inclusione andicap Ticino, Sergio Mencarelli, insieme a Carlo Chicherio
11 luglio 2022
|

"In oltre 25 anni di fruttuosa relazione ha lavorato gomito a gomito insieme ai nostri collaboratori affetti da disabilità, permettendo loro di sviluppare competenze professionali e sociali utili per favorirne l’inclusione in ambito lavorativo". Con questa motivazione il comitato di Inclusione andicap Ticino, con sede a Giubiasco, ha consegnato a Carlo Chicherio il proprio ‘Attestato di merito 2022’. In qualità di segretario del Patriziato di Bellinzona e anche della sua Fondazione impegnata sin dal 1997 nel promuovere eventi culturali _ fra i quali spiccano in particolare i Beatles Days, giunti alla loro ventesima edizione, e il Galà di Natale con cantanti di richiamo internazionale – Carlo Chicherio "ha sostenuto negli anni la nostra causa contribuendo concretamente all’affidamento di lavori qualificati per i nostri collaboratori e permettendo di sviluppare servizi specifici per le amministrazioni patriziali e le associazioni di pubblica utilità, che oggi annoveriamo come clienti preziosi. Gli siamo grati per la passione e l’impegno profuso e ci auguriamo che la collaborazione possa continuare nel prossimo futuro", si legge nell’attestato consegnatogli durante la recente assemblea.

‘Fummo i primi e molti altri seguirono’

Sono parole che riempiono di gioia gli occhi di Carlo e che valgono molto più di un riconoscimento in denaro. «Ricordo – spiega alla ‘Regione’ – quando verso la metà degli anni 90 la Sezione cantonale degli enti locali spronò i Patriziati ticinesi a organizzare diversamente la loro azione sul territorio. Probabilmente il Cantone, ventilando anche la possibilità di procedere con delle aggregazioni, voleva spronarli ad assumere un ruolo più proattivo. Guardandoci attorno e propendendo per proseguire in autonomia, decidemmo così d’istituire una Fondazione senza scopo di lucro che, evento dopo evento, ha sempre voluto sostenere varie attività sociali ed enti bisognosi devolvendo in 25 anni circa 250’000 franchi ricavati dagli incassi di concerti, gala e mostre». Non è però il caso, a scanso di equivoci, di Inclusione andicap Ticino, che in origine si chiamava Federazione ticinese integrazione andicap (Ftia). «Con l’allora Ftia, che si proponeva a enti e associazioni per gestirne professionalmente la contabilità e l’amministrazione, creammo una collaborazione che ha resistito nel tempo ed esiste tutt’oggi. Fummo i primi, come Patriziato di Bellinzona e sua Fondazione, a richiedere i loro servizi e man mano si sono poi aggiunte varie decine di altri Patriziati. La qualità del lavoro svolto ha sempre rispettato le nostre attese e sono felice, a mia volta, di aver contribuito a far crescere un’iniziativa voluta per avvicinare al mondo del lavoro, e non solo, le persone diversamente abili».