Il prete di Cadro arrestato abbandona la vicepresidenza dell’ente creato in memoria del nipote. Aveva sottratto circa 12’000 franchi
La Fondazione Damiano Tamagni comunica di “aver preso atto oggi delle dimissioni inoltrate da Don Samuele Tamagni e ribadisce di distanziarsi con forza dall’agire riprovevole e senza scusanti di quest’ultimo”. Un agire, prosegue la nota diramata dalla Fondazione, “che non aveva mai destato alcun sospetto, anche perché l’attività prestata da Don Samuele è sempre stata molto preziosa”. Nell’ambito del procedimento penale a carico di Don Samuele, la fondazione fa inoltre sapere di essersi “costituita accusatore privato e conferma che gli indebiti prelievi da lui effettuati ammontano a complessivi 12’000 franchi”. Sebbene questo importo non sia certo indifferente, non mette fortunatamente in pericolo l’attività della Fondazione che si augura – nonostante il vergognoso agire del suo ormai ex vicepresidente – di poter ancora contare anche in futuro sul supporto dei suoi sostenitori privati e dei suoi partner istituzionali. Da più di 13 anni la Fondazione si impegna infatti con costanza nella prevenzione della violenza giovanile, ambito importantissimo per la società e dove non si può abbassare la guardia, anche alla luce dei recentissimi fatti di brutale violenza giovanile avvenuti a Locarno.