Luganese

Caso don Samuele, l’ammanco è di 600mila franchi

Le vittime delle malversazioni sono i due anziani genitori di cui aveva la curatela. L’inchiesta prosegue

Il parroco indagato
(Ti-Press)
2 dicembre 2021
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Ammonterebbero a 600mila franchi i prelievi effettuati in tre anni da don Samuele Tamagni dai conti dei suoi due genitori anziani di cui aveva la curatela. Lo anticipa la Rsi. È quanto emerge a due settimane dall’arresto di don Samuele Tamagni. Questo è almeno quanto manca all’appello; fermo restando che occorrerà distinguere tra il maltolto effettivo e gli importi usati in maniera lecita, per far fronte cioè alle spese della coppia.

In misura minore don Samuele – si legge ancora sul sito della Rsi – ha attinto pure alle casse della parrocchia e della Fondazione Damiano Tamagni, istituita per prevenire la violenza giovanile dopo la tragica uccisione, nel 2008, del nipote. La Fondazione, di cui il sacerdote è vicepresidente, ha quantificato il danno subito. In una settimana il 40enne ha sottratto la somma di 12mila franchi. Ricordiamo che l’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Daniele Galliano. Le ipotesi di reato sono truffa, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Il parroco è attualmente in detenzione preventiva.