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‘Dateci fiducia e tempo, nasce un bel Bellinzona’

Paolo Righetti: ‘La linea adottata dalla nuova proprietà mi piace. Sarà un’Acb ambiziosa, la vogliamo riavvicinare alla piazza’

5 agosto 2021
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«Anch’io, come tutti, ero curioso di capire come si sarebbe evoluta la situazione. Ebbene, dopo un mese posso dire che le mie impressioni sono molto positive. Tanta discrezione, le notizie comunicate al momento giusto, la campagna abbonamenti che premia i vecchi abbonati che avranno un mese di accesso gratuito allo stadio. Un ottimo modo di procedere». Si esprime così, Paolo Righetti, circa la nuova stagione - e il nuovo corso - dell’Ac Bellinzona, il cui esordio nel nuovo campionato di Promotion League è previsto sabato alle 17.45 al Comunale contro lo Young Boys II di un ex granata, Alessandro Mangiarratti. «Credo proprio che si possa essere ottimisti per il futuro - spiega il numero uno dell'Acb -. La linea adottata mi piace. L’obiettivo è fare riavvicinare la piazza alla società. Negli scorsi anni è subentrato un certo disinteresse. È un peccato, perché l’ambiente granata non se lo merita».

Pur essendo ancora in sella e ricoprendo un ruolo attivo ma un po' piu defilato, Righetti le valutazioni sulla sua carica la sta ancora facendo. Nei suoi pensieri, gli anni trascorsi alla presidenza dell’Acb e le nuove prospettive della società che per un po’ prevede ancora lui al timone, ma che ha salutato l'ingresso a pieno titolo della Supergoal Sa, società azionista di maggioranza che ha assunto il controllo del club, al quale assicura un importante e sostanziale contributo tecnico ed economico.

Impulsi di cui c'era bisogno

Con Righetti, opera ancora gran parte della “squadra” che lo ha accompagnato nelle ultime stagioni: «Ringrazio tutti quelli che hanno fatto scelte diverse, per tutto l'impegno che hanno messo a favore del nostro sodalizio». Sono state le annate della lunga risalita dalla Seconda Lega. Quelle del ritorno del club in una dimensione più congeniale alla storia granata che però, con le risorse a disposizione del vecchio corso, era diventato una sorta di punto d'arrivo senza grandi sbocchi. L’aumento dell’influenza della Supergoal ha dato nuovi impulsi a tutto l’ambiente. Impulsi di cui la società aveva bisogno per ripartire con rinnovato slancio.

C'è curiosità

Righetti conosce a fondo la piazza granata, una tifoseria molto affezionata all’Acb, dalla quale qualche voce critica si è levata, circa il nuovo corso abbracciato dalla società. «Ogni cambiamento importante genera degli scossoni, per assorbire i quali serve sempre un po’ di tempo. Come è logico che sia, c’è chi è soddisfatto e chi invece mugugna un po’ o ha qualche dubbio. Non è vero che l’Acb ha perso l'identità granata. Dateci fiducia e tempo. Noto, tra i tifosi, che in loro sta rinascendo un certo interesse verso la società. Sentono aria di cambiamento, e queste novità suscitano la curiosità che mi auguro possa tradursi in più spettatori allo stadio, più interesse da parte dei media, degli appassionati. Negli ultimi tre anni abbiamo vissuto un po’ nell’ombra, anche a causa della pandemia, rivelatasi deprimente. Non è stato facile affrontare da soli, con le nostre sole forze, questa situazione molto complicata».

‘Si stanno facendo cose egregie’

«L’ultimo mese - prosegue con soddisfazione il massimo dirigente granata - mi fa ben sperare. Si sta lavorando davvero bene. Si stanno facendo cose egregie Dal punto di vista sportivo la società ha fatto un clic assolutamente benvenuto. Ci voleva, un cambiamento. Ci stavamo fossilizzando in questa categoria. La storia dell'Acb, però, è fatta di palcoscenici diversi e di ambizioni importanti, ragion per la quale una ventata di nuovi impulsi un po’ a tutti i livelli giova a tutto l'ambiente e ben si sposa con la tradizione granata che questa squadra e questa società continuano a incarnare. Il lavoro procede nella direzione giusta, ma evidentemente chi si sta prodigando ha bisogno anche del supporto della gente del posto».

Tanti i passi avanti fatti anche a livello tecnico. «Abbiamo svolto un campo d’allenamento al centro sportivo Novarello, del Novara Calcio. Un'esperienza che non avevamo mai fatto, molto professionale. I giocatori l’hanno apprezzata tantissimo. È stato dato alla squadra un impulso verso il professionismo che mancava: più allenamenti, doppie sedute, ritiri… È nata un'Acb più professionista».

‘Resta l'impronta granata’

La squadra è un mix tra conferme e novità. «La gestione tecnica è legata alla Supergoal che si sta comportando in modo egregio. Sono arrivati giocatori interessanti di prospettiva, sono stati integrati alcuni giovani in arrivo dalla U21 del Team Ticino, e, soprattutto, si è mantenuto un assetto molto ticinese - Rossini, Martignoni, Felitti, Pelloni, Monighetti e altri - che mi fa molto piacere, perché ricalca la filosofia, quella dell’impronta nostrana della rosa, che è stata la nostra dall’inizio. Ribadisco che, però, la Supergoal nonostante il potenziale economico che ha non può fare miracoli né può fare tutto da sola: ha bisogno del sostegno della gente del posto».

Le prime impressioni sul nuovo allenatore Joao Paiva? «Non ho avuto ancora modo conoscerlo a fondo, ma ho ricavato l’impressione di un allenatore molto interessante, di prospettiva. Se lasciato lavorare in modo tranquillo potrà fare molto bene».

Quali ambizioni ha il presidente per il campionato entrante? «Alla luce delle ultime stagioni, il Bellinzona deve tornare a essere ambizioso, perché è storicamente una società ambiziosa, con una storia di successi alle spalle. L’Acb deve fare l’Acb, onorando la storia che ha. Auspico che sia concesso a tutti, giocatori, staff tecnico e dirigenti, di lavorare. Di dimostrare con i fatti che la via imboccata è quella giusta».

’Tutti al Comunale per l'esordio’

Più volte Righetti ha fatto appello al sostegno della gente del posto. L’occasione di trasmettere tutto l’affetto del quale è capace, il popolo granata ce l’ha già sabato, giorno del debutto in campionato della squadra di Paiva, in casa contro l’YB II. «Aspetto tutti al Comunale, l’ingresso allo stadio sarà gratuito, a condizione che siano rispettate le norme sanitarie seguenti: certificato Covid con la propria carta d'identità. Per certificato Covid si intende il Certificato di vaccinazione completa (due dosi) oppure una sola dose dopo aver contratto il virus, un test Pcr negativo (effettuato almeno 72 ore prima della partita o un test rapido antigenico effettuato in farmacia (svolto almeno 48 ore prima della partita). Attraverso questa procedura il numero di spettatori allo stadio non sarà limitato e sarà possibile seguire la partita in piedi (o seduti) e senza l'obbligo di portare la mascherina. Sotto i 16 anni l'entrata rimane esente da certificati, verrà quindi richiesta una carta d'identità per confermare l'età)».