Il Consiglio di Stato accoglie la mozione dei Ppd Fonio e Dadò: ‘Metteremo in contatto i diversi attori per offrire ai ragazzi interventi adeguati’
Il Consiglio di Stato è pronto a offrire un aiuto in più ai bambini affetti da disturbi dell’attenzione e iperattività (Adhd). Con un messaggio il governo ha infatti dato una sostanziale, anche se parziale, luce verde alla richiesta contenuta in una mozione dei deputati popolari democratici Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò di creare “un gruppo di lavoro istituzionale composto da rappresentanti del corpo docenti, associazioni di genitori di allievi con Dsa e Adhd, clinici e specialisti nel settore”. Sostegno parziale, si diceva, perché per il governo nel campo dei Disturbi specifici dell’apprendimento “a sette anni di distanza dalla loro introduzione, dopo un costante monitoraggio, si è deciso di apportare alcune modifiche alle direttive migliorandone la specificità per ordine scolastico. I lavori sono in corso e l’impatto delle modifiche applicate sarà valutato in base alle prime verifiche svolte”. Di conseguenza, “non si ritiene utile in questo momento entrare nel merito di ulteriori adattamenti o modifiche”.
Ma per quanto riguarda gli allievi con Adhd il discorso è radicalmente diverso. Nel senso che, scrive il governo, “come osservato dai mozionanti non esistono direttive specifiche e, in questo ambito, si riconosce l’esistenza di un margine di miglioramento e la necessità di un approfondimento della tematica”. Quanto proposto da Fonio e Dadò, quindi la creazione di un gruppo di lavoro istituzionale, per il Consiglio di Stato “potrebbe allora rappresentare uno dei ‘luoghi’ nel quale svolgere un confronto su questa casistica, che, come detto, è ritenuto necessario e può certamente contribuire a far evolvere le modalità a cui la scuola ricorre per sostenere questi allievi”.
Per queste ragioni, l’Esecutivo “valuta positivamente la richiesta di aprire un tavolo di dialogo attorno al tema dell’Adhd, con lo scopo di mettere in contatto i diversi attori che, dentro e fuori dall’aula, sono chiamati a collaborare per fare in modo che la scuola, quindi la società, possa offrire agli allievi che presentano bisogni educativi particolari degli interventi adeguati, personalizzati e inclusivi”.
Questo tavolo di lavoro, continua il governo nel proprio messaggio, “offrirebbe uno spazio di co-orientamento all’interno del quale mettere a confronto percezioni, esperienze e conoscenze. Il tavolo assumerebbe anche una funzione ‘consultiva’ nell’ambito dei processi di adeguamento e innovazione delle strategie adottate dal sistema scolastico riguardanti i ‘bisogni educativi particolari’’.
Materialmente chi andrà a sedersi a questo costituendo tavolo di lavoro? Il Consiglio di Stato propone che “la composizione del tavolo potrebbe includere il direttore della Sezione della pedagogia speciale e un/a rappresentante della Sezione delle scuole comunali, della Sezione dell’insegnamento medio, la responsabile cantonale della logopedia, un/a rappresentante del collegio dei capigruppo del sostegno pedagogico delle scuole medie e delle scuole comunali e una persona in rappresentanza del corpo docenti”. Assieme a loro, “un/a rappresentante dei servizi di pediatria dell’Ente ospedaliero cantonale e dei rappresentanti dell’Associazione Dsa Adhd Ticino”. Il coordinamento, infine, sarà affidato alla Divisione della scuola del Dipartimento educazione, cultura e sport.
«Sono evidentemente molto soddisfatto», commenta Fonio interpellato dalla ‘Regione’ per una reazione. «Sono davvero felice perché vengono accolte le preoccupazioni di addetti ai lavori e famiglie di cui noi siamo stati portavoce. Con questa idea riusciremo a mettere allo stesso tavolo tutte le persone coinvolte, con importanti benefici in primis per i bambini, che erano al centro delle nostre attenzioni, ma non dimenticando che il coinvolgimento dei docenti sarà anche di grande aiuto alle famiglie». Insomma, da Fonio arriva «un plauso al Consiglio di Stato e al Decs, a tutti coloro che si sono occupati di questo importante tema. Si tratta di un ulteriore step verso l'aiuto di cui hanno bisogno questi bambini».