Gli studenti hanno portato da casa generatore e apparecchi per scaldare il pranzo senza doversi ammassare, come avviene di solito
Due microonde per 600 alunni non sono abbastanza. Gli studenti del Liceo di Locarno avevano annunciato una protesta pacifica e oggi l'hanno inscenata. Un'azione che nasce dalle risposte negative giunte dal Cantone e per ribadire forte e chiaro che in questo periodo di pandemia le code di studenti, che sul mezzogiorno si formano davanti ai due forni per riscaldarsi il pranzo portato da casa, sono inaccettabili. “Quando abbiamo fatto presente gli assembramenti che si creavano di fronte al microonde non abbiamo in alcun modo messo in discussione le misure prese dal Cantone, ma piuttosto il fatto che non concederci un altro apparecchio rende difficile smaltire le file”, affermano gli studenti del Liceo di Locarno.
E ancora: “Questa è purtroppo una situazione a cui assistiamo ogni giorno e che ci coinvolge in prima persona. Con la nostra protesta, disponendoci in modo da non creare assembramenti, abbiamo voluto mostrare come con dei microonde in più, c'è la possibilità di scaldare il pranzo rapidamente. Di più: l’allestimento e l’organizzazione sono durati poco più di un quarto d’ora”. Stamane ragazze e ragazzi hanno portato da casa e installato all'esterno un generatore e tre microonde: è la prova che l'ostacolo causato dalla presenza di due soli apparecchi nel locale di refezione sarebbe facilmente sormontabile. “Ciò che vorremmo è un piccolo e semplice cambiamento che però, come mostrato oggi, potrebbe semplificare la situazione scomoda che viene a crearsi quotidianamente durante la pausa pranzo”.