All'indignazione del mondo della cultura fa seguito la 'precisazione' del Consiglio di Stato. Non più i cinque annunciati domenica scorsa.
Non più cinque, ma trenta. Il dietrofront del Governo giunge al termine del martedì dell'indignazione del mondo della cultura ticinese, la lettera aperta al Consiglio di Stato dopo la decisione di portare a cinque (persone) la capienza massima per eventi culturali, cancellandoli di fatto. Il Governo comunica ora che la capienza è alzata a trenta unità, così come da "nuova risoluzione governativa, che entrerà in vigore domani, completata da un documento esplicativo che risponde a una serie di domande frequenti (FAQ)".
Il Consiglio di Stato conferma il limite di cinque persone per assembramenti nello spazio pubblico e per manifestazioni pubbliche e private, alle quali seguono però le seguenti precisazioni:
I documenti sono pubblicati sulla pagina web www.ti.ch/coronavirus e forniscono chiarimenti sui principali dubbi esposti da organizzatori di eventi e attività toccate dalle restrizioni entrate in vigore ieri.