Spettacoli

Nuove restrizioni: per la cultura è lockdown

Il limite di 5 persone vale anche per cinema e teatri: se già molti eventi erano impossibili con 50 persone, la nuova misura equivale a un fermo

Di fatto, vuoto (Ti-Press)
8 novembre 2020
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Per cinema, teatri e sale da concerto le misure annunciate domenica sono un lockdown: ufficioso, certo, perché gli eventi culturali rimangono in teoria possibili, con al massimo 5 partecipanti. Ma se già il limite di 50 persone deciso dalla Confederazione dieci giorni fa ha comportato lo stop per molti eventi, quello introdotto adesso dal Cantone rende semplicemente impossibile andare in scena. Dei luoghi culturali, restano aperti solo musei, gallerie, biblioteche e archivi, per i quali al momento basta un piano di protezione, come ci ha confermato ieri il Dss.

È un duro colpo, per le istituzioni culturali e anche per il pubblico, ci spiega Roberto Badaracco, municipale di Lugano e presidente del Lac dove proprio questa sera doveva debuttare la nuova produzione teatrale, ‘La bottega del caffè’ da Goldoni. Il Lac, come altre istituzioni, avevano riadattato la propria stagione per “non arrendersi”, per continuare a credere “nel ruolo sociale del teatro” come ha scritto il direttore del Sociale di Bellinzona Gianfranco Helbling.

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