Locarnese

Sì dai Comuni all'allungamento dell'aeroporto di Locarno

Il progetto che riguarda il prolungamento a est della pista principale è ora a Berna per l'approvazione federale. Atteso entro il 2022 l'ok del Gran Consiglio

Un processo di pianificazione durato più di un ventennio (Ti-Press)
25 maggio 2020
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I Comuni e le due Commissioni regionali dei trasporti sostengono il progetto di allungamento della pista principale dell’aeroporto cantonale di Locarno, che si trova ora a Berna per l'approvazione federale. In questo modo si concluderà il lungo processo di pianificazione durato più di un ventennio e che ha viste coinvolte tutte le autorità. 

Il Cantone, su sollecitazione dell'Associazione locarnese e bellinzonese per l'aeroporto cantonale (Alba), ha confermato di mantenere alta l'attenzione sullo sviluppo dei due progetti strategici ora in corso: l’allungamento della pista principale di Locarno e il rifacimento dell'aviorimessa numero uno. Entrambi compongono la seconda fase di aggiornamento delle infrastrutture aeroportuali, iniziata una ventina d’anni fa con un investimento complessivo superiore ai 150 milioni di franchi.

Dalla pista complementare al miniallungamento

Il lungo processo pianificatorio inizialmente prevedeva la realizzazione di una pista complementare a quella di Lugano/Agno in modo che vi fossero reali sinergie tra i due aeroporti. Poi nel 1999 il Consiglio di Stato decise di abbandonare questo indirizzo deciso dal parlamento cantonale e di limitare gli interventi infrastrutturali al solo allungamento est della pista principale, con lo scopo di garantire il mantenimento delle tipologie di utilizzazione presenti a Locarno dagli anni settanta.

In seguito, questo nuovo concetto di intervento ridotto è stato ripreso e confermato dal Consiglio federale nell’anno 2000 nella pianificazione della rete degli aeroporti svizzeri, e dal Gran Consiglio nel Piano direttore cantonale del 2009 e nel Piano di utilizzazione cantonale del parco del piano di Magadino del 2014.

Grande attenzione è stata posta dai servizi cantonali e federali sulla presenza dell’avifauna migratrice delle Bolle di Magadino, unico elemento ambientale ritenuto delicato. A questo proposito due studi scientifici commissionati dal Consiglio di Stato hanno chiaramente evidenziato come il concetto di limitarsi a mantenere le tipologie d’uso presenti da decenni a Locarno garantisca che non vi siano reali pregiudizi all’avifauna migratrice.

Dallo scorso mese di ottobre 2019 il progetto di allungamento è a Berna per la sua approvazione definitiva. "È ora possibile ipotizzare – si legge nel comunicato dell'Alba – che entro il 2022 il credito per la sua realizzazione verrà approvato dal Gran Consiglio".