Uno dei due trentenni, in stato alterato, ha sferrato pugni e calci all’altro sulla strada. Poi la vittima ha cercato riparo all’interno, invano
Rissa furiosa a suon di pugni e calci sabato scorso in via Molinazzo ad Arbedo fra due uomini sulla trentina, uno dei quali, l’aggressore, visibilmente alterato probabilmente dall’uso di droga. La scena si è risolta con la fuga dell’aggressore, l’intervento della polizia e il ricovero della vittima in ambulanza. Erano le 10 di mattina quando all’altezza del ristorante e pasticceria Filippini e della farmacia Pellandini uno dei due ha scaraventato l’altro a terra e gli ha sferrato dei pugni e due calci al volto. In cerca di aiuto, la vittima si è rifugiata in farmacia nella quale ha però fatto irruzione anche l’aggressore. «Ben presto – ci racconta l’assistente – l’alterco è proseguito anche qui dentro. Una scena assurda. Eravamo presenti io e il farmacista titolare, come pure alcuni clienti spaventatisi parecchio. I due prima di sabato non li avevamo mai visti nelle vicinanze, ma a quanto pare sono entrambi di Arbedo. Uno sanguinava dal volto a causa di una profonda ferita a uno zigomo. Il pestaggio è proseguito dapprima dietro il bancone e poi nell’ufficio sul retro». Il farmacista e un anziano cliente hanno tentato di sedare gli animi, ma nessuno ha voluto sentire ragione. «La vittima ha perso molto sangue. Nel frattempo – prosegue l’assistente – attraverso la vetrina ho cercato di avvertire la gente che si trovava qui di fronte, al Filippini, ma nessuno sembra essersi attivato e l’individuo più agitato mi ha minacciata intimandomi di non allertare la polizia». Il tutto si è poi risolto, si fa per dire, con la fuga dell’aggressore: «L’altro era malconcio, gli abbiamo prestato le prime cure tentando di fermare l’emorragia. E al telefono la polizia ci ha consigliato di chiuderci dentro a chiave, per mettere i presenti in sicurezza ed evitare che magari la vittima scappasse o l’altro tornasse per completare l’opera». La videosorveglianza ha ben presto consentito agli agenti di ricostruire la dinamica e di risalire all’aggressore.