L'uomo lamenta disparità di trattamento, chiede l’intervento del Cantone e querela il sindaco per diffamazione evocando un potenziale conflitto d’interessi.
Una battaglia legale lunga quasi dieci anni contro il Comune di Neggio. Una sorta di incubo per l’agricoltore che acquistò un’ampia proprietà di 46’000 metri quadrati con abitazione primaria compresa. Ha vissuto male questo periodo Sandro Gianella, che ritiene di essere vittima di difformità di trattamento rispetto agli altri residenti nel paese. Tanto che negli ultimi tempi ha deciso di passare al contrattacco chiamando in causa il Cantone e denunciando il sindaco Matteo Talleri.
Ma andiamo con ordine. Tutto cominciò nel 2010 quando la signora Balli-Soldati mise in vendita la sua vasta proprietà a Neggio (villa compresa), una parte della quale si trova sul Comune di Magliaso. Premettiamo che l’abitazione è in una zona non edificabile. Ai suoi parenti la signora concesse un’opzione di acquisto che la famiglia non volle esercitare. Constatato il disinteresse della parentela, l’oggetto è stato successivamente acquistato da Sandro Gianella. In fase di compravendita, quando venne sottoscritto il diritto di compera, la signora, a suo nome, presentò al Comune una domanda edilizia per ristrutturare l’immobile. Dopodiché comincia una sorta di “guerra” fra l’agricoltore, da una parte, e il Municipio dall’altra. Una battaglia a suon di ricorsi e controricorsi non ancora finita. Il proprietario del terreno è attivo nell’agricoltura, ha il permesso di vinificare e produce vino biologico. Avrebbe voluto destinare il rustico all’esposizione dei suoi prodotti, ma niente da fare, il Comune gli ha negato il permesso, né gli è stato concesso di transitare con la motocarretta, per effettuare le potature e i lavori necessari al vigneto, attraverso un sentiero che esiste da oltre cent’anni malgrado avesse ottenuto un via libera temporaneo da parte del Cantone. Alla faccia del sostegno all’agricoltura.
Al di là dei dettagli della vertenza che riguardano anche altri lavori eseguiti e non eseguiti, negli ultimi tempi c’è stata una recrudescenza delle battaglia legale sfociata nella querela penale sporta a fine dicembre scorso dall’agricoltore nei confronti del sindaco di Neggio Matteo Talleri che, a suo dire, lo avrebbe diffamato nelle risposte negative che ha firmato per conto del Municipio definendolo “un soggetto dedito regolarmente ad abusi in materia edilizia”. Oltre a questo, Gianella ha inoltrato una la richiesta d’intervento alla Sezione enti locali invitata a verificare la correttezza dell’operato del Comune. Un’istanza è stata inviata in copia all’Ufficio corsi d’acqua e a quello forestale per via dei sospetti di presunti abusi relativi a edificazioni concesse. C’è pure pendente una richiesta di intervento rivolta all’Ufficio di conciliazione chiamato in causa perché il Municipio si è rifiutato di fornire informazioni sulle costruzioni fuori zona edificabile. Un documento in tal senso il Municipio lo ha fornito per raccomandata a fine gennaio, ma agli occhi di Gianella la piantina appare incompleta, non aggiornata e senza le date del rilascio delle singole licenze edilizie.
Dal canto suo, il sindaco afferma di essere tranquillo e ritiene che le procedure siano state regolari. Gianella invece le contesta, denuncia la ripresa di immagini effettuata con un drone dai ricorrenti una domenica di tre anni fa durante l’ora di pranzo (fotografie poi adottate dall’esecutivo) ed evoca pertanto un potenziale conflitto d’interessi fra la famiglia in questione e il Municipio, anche perché lo stile e le scritture delle risposte ricevute assomigliano alquanto a quelle dei ricorrenti.