Mendrisiotto

Stabio, le 'modine' in Piazza danno il la alla riqualifica

In pubblicazione da oggi anche il progetto stradale che porterà in centro paese una zona 20 e darà la precedenza alla qualità di vita

La cronologia (Infografica laRegione)
3 marzo 2020
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Da qualche giorno nel centro storico di Stabio sono spuntate le fatidiche 'modine'. Questa volta ci siamo: in Comune si è pronti a partire con i lavori di sistemazione e di riqualifica di piazza Maggiore. Un progetto atteso e di cui si parla da cinque anni. Il Municipio, del resto, non ne ha mai fatto mistero: riappropriarsi del ‘cuore’ del paese era un obiettivo di legislatura. Ecco che, il quadriennio agli sgoccioli, da oggi sarà in pubblicazione in veste ufficiale la domanda di costruzione. Dossier che i cittadini potranno consultare fino al 17 marzo all’Ufficio tecnico comunale. Ci sarà tempo, invece, sino al primo aprile per prendere visione del progetto stradale comunale che allarga lo sguardo anche a via Piazzolo, via al Castello, via Ufentina, via Cappellino Sora, vicolo al Gropp e via Grütli. Le ambizioni, infatti, sono anche più estese: con questo intervento ci si prefigge di trasformare l’intero comparto in una 'zona 20', una cosiddetta zona d’incontro (di nome e di fatto). Detta altrimenti, a opere concluse si circolerà a 20 chilometri orari e la precedenza sarà data al pedone. Sul tavolo, d’altro canto, c’è un investimento, globale, di oltre 2,8 milioni di franchi. Da programma, 1,6 milioni circa sono concentrati proprio sulla piazza-spazio pubblico.

‘Sicurezza e qualità di vita’

In un Comune che nei prossimi anni avrà un gran daffare per poter mettere mano alla sua pianificazione – dalla ‘zona speciale’ di Montalbano alla conversione dell’area del Punto franco –, restituire concretezza ai piani immaginati per la piazza fin dal 2015 non è un risultato da poco. E il sindaco Simone Castelletti non lo nasconde di certo. «Da sempre – esordisce – ciò che vogliamo raggiungere come esecutivo è il massimo della sicurezza e della qualità di vita per la popolazione – che è ciò che ci chiede la cittadinanza –, certo nei limiti stabiliti dal Piano regolatore». E allora avanti con il ‘restyling’ della piazza e la sua valorizzazione, puntando (letteralmente) i riflettori (anzi, la giusta illuminazione, a Led) su quello che è destinato a diventare (di nuovo) il fulcro della quotidianità locale; il tutto nel segno della proposta vincitrice, firmata dallo studio Celoria Architects Sagl di Balerna. E avanti con i dossi e la cartellonistica, decisi a rallentare il viavai veicolare.

‘È il momento di passare all’azione’

Tutti contenuti che l’autorità comunale aveva anticipato giusto un anno fa. «Abbiamo scelto la linea della massima trasparenza visto l’importanza del progetto – ribadisce il sindaco –. In effetti, la serata pubblica, affollata, era ben riuscita e vissuta con grande entusiasmo».

I cantieri aperti sul fronte pianificatorio sono diversi e di peso, ma la piazza era in cima alla lista, quindi. «È vero i cantieri aperti sono tanti, una cosa però è certa – ci risponde Castelletti –, la riqualifica e la valorizzazione della piazza era un obiettivo. Se ne parla da tempo, si misura, si progetta, adesso è giunto il momento di realizzarla e poi di viverla tutti assieme».

Inutile dire che Stabio tiene a fare di piazza Maggiore il suo ‘biglietto da visita’. «Io ci credo – insiste Simone Castelletti –: la piazza deve tornare a essere il ‘cuore’ pulsante del paese, deve tornare a essere la ‘casa’ dei cittadini di Stabio. E questo progetto, che restituirà valore alla piazza e ai suoi dintorni, ne farà un luogo di incontro per tutte le generazioni, dai bambini agli anziani».

Un palco e i gradoni

Nella visione dei progettisti regnerà l’armonia fra la collina del castello, la nuova piazza e le strade del paese, facendo leva sulla forma ellittica del ‘cuore’ del comune. Ed ellittico sarà altresì il palco dove andrà in scena la vita culturale locale, sullo sfondo il Museo della civiltà contadina. Senza trascurare l’area verde modellata da gradoni in calcestruzzo e prato che, come già spiegato dallo stesso Municipio, daranno modo di assistere alle manifestazioni alla ribalta o, più semplicemente, di fermarsi in piazza per due chiacchiere. Eppoi c’è la zona di incontro, agli occhi del sindaco, «un valore aggiunto» per l’aggregazione sociale.

Parola chiave, aggregare

Per aggregare le persone, è indubbio, servono le occasioni giuste. Ma quanto proposto negli ultimi mesi – anche su iniziativa del Museo – ha dimostrato che le buone idee sanno catturare l’attenzione dei cittadini e riempire la piazza. «È fondamentale – insiste il sindaco – che la piazza si trasformi in un luogo accogliente e con questo intervento, come detto, lo diventa, sia durante la giornata che di sera, che la notte, grazie al progetto di illuminotecnica che renderà possibile dare ulteriore valore ai punti di forza architettonici e artistici dell’intervento, rivelandosi il giusto complemento alla valorizzazione della piazza».

Alcuni ingredienti, poi, già sussistono. «In centro abbiamo due ritrovi, dove bere un caffé – fa notare Castelletti –. A favorire la socializzazione ci penseranno le future gradinate, ed è un aspetto positivo. Si potrà assistere a eventi musicali e culturali approfittando del palco. Inoltre, c’è il Museo a due passi. Senza dimenticare che si cerca di collaborare sempre di più con le nostre preziose associazioni. In altre parole, ci sono elementi che fanno presagire, lo speriamo almeno, che la piazza torni a essere, lo ripeto, il ‘cuore’ pulsante del paese».

In futuro, tanta pianificazione

Tagliato il traguardo di piazza Maggiore, nel corso della prossima legislatura le istituzioni locali saranno chiamate, in ogni caso, a concentrarsi sugli altri capitoli della pianificazione comunale, non meno strategici e he stanno facendo discutere non poco (come nel caso del comparto collinare di Montalbano, ad esempio). «Abbiamo tanto lavoro in vista, è vero – riconosce il sindaco –. La sistemazione di piazzale Solza è stato un altro tema importante di questa quadriennio e che ha al suo attivo un messaggio approvato all’unanimità dal legislativo (c’è un solo ricorso). E verrà rivisto nei prossimi anni. D’altra parte, in quattro anni abbiamo pur sempre portato avanti 112 messaggi municipali per oltre 22 milioni di investimenti. L’attività politica è stata significativa». Con l’obiettivo della piazza centrato, si potrebbe dire, al momento giusto.