Ticino

Ballottaggio, c'è un'istanza al Consiglio di Stato

Voto ticinesi all'estero, l'avvocato e consigliere comunale Ppd Padlina: 'I Municipi conservino le buste spedite prima di domenica e pervenute dopo il 17'

(Ti-Press)
19 novembre 2019
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Elezioni federali: Gianluca Padlina, avvocato e consigliere comunale Ppd a Mendrisio, chiede al Consiglio di Stato di ordinare ai Municipi, a titolo cautelativo, di conservare, insieme alle schede già scrutinate, eventuali buste del voto per corrispondenza spedite prima del 17 novembre da ticinesi che vivono all’estero e pervenute ai Comuni, nei cui cataloghi elettorali sono iscritti, dopo la domenica del ballottaggio. L’istanza al governo è partita oggi nel tardo pomeriggio. «Mi sono mosso come semplice cittadino e dunque in nessuna veste ufficiale – tiene a precisare Padlina, che interpellato dalla ‘Regione’ conferma l’invio dell’istanza -. Sono stato contattato da alcuni ticinesi che risiedono all’estero i quali sostengono di aver ricevuto il materiale di voto in ritardo: ricordo che la Legge cantonale sull’esercizio dei diritti politici stabilisce che in caso di ballottaggio il materiale di voto deve essere ricevuto minimo dieci giorni prima dell’elezione. Un ticinese che vive a Londra, per esempio, mi ha indicato di averlo ricevuto addirittura solo il 13 novembre». Da qui l’istanza al Consiglio di Stato: «Ho chiesto che i Municipi conservino le buste a loro pervenute dopo la domenica 17 e spedite dall’estero prima della data del ballottaggio, come potrebbe risultare dal timbro postale. Se così fosse, allora il termine dei dieci giorni non è sufficiente. Ma ho chiesto di conservare quelle buste, fino alla crescita in giudicato dei risultati del ballottaggio, anche in modo da lasciare a un’autorità giudiziaria investita della questione la possibilità di conoscere il numero di queste buste ed eventualmente di disporne lo scrutinio».

Di Padlina il ricorso che aveva determinato l’annullamento del risultato delle elezioni nazionali del 2011 e portato al sorteggio in casa Ppd fra Marco Romano (poi eletto) e Monica Duca Widmer.