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Ridurre la plastica, si può

I quattro punti cruciali

Un macaco che rovista nella plastica
(© Nick Garbutt/naturepl.com/WWF)
12 ottobre 2024
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Serve un trattato globale per porre fine all’inquinamento da plastica (INC-5). L’urgenza della situazione è chiara: l’inquinamento da plastica continua a devastare il nostro Pianeta, distruggendo gli ecosistemi e le popolazioni di animali selvatici, alimentando il cambiamento climatico e infiltrandosi nel nostro corpo attraverso l’aria che respiriamo e il cibo e l’acqua che consumiamo. La comunità internazionale deve mantenere la promessa fatta di porre fine alla crisi della plastica. I prossimi negoziati devono essere il momento in cui i nostri leader decidono azioni globali coraggiose e vincolanti per l’intero ciclo di vita della plastica, al fine di proteggere la natura e la salute umana e di avviare il nostro Pianeta verso la ripresa. Il WWF ha identificato quattro punti fermi che gli Stati devono garantire nei negoziati finali: divieto globale ed eliminazione graduale delle materie plastiche e delle sostanze chimiche più dannose; requisiti vincolanti di progettazione dei prodotti e sistemi globali per un’economia circolare non tossica; flussi finanziari e risorse allineati per il cambiamento dei sistemi; meccanismi per rafforzare e adattare le misure nel tempo.

Linee guida

Ma guardiamo i quattro punti nel dettaglio. Il primo riguarda il divieto globale di plastiche e sostanze chimiche dannose. I prodotti di plastica monouso – molti dei quali possono essere dannosi per la salute umana e/o difficili da riciclare – sono responsabili del 60% della produzione globale di plastica e del 70% dell’inquinamento degli oceani e devono essere affrontati con urgenza. Le sostanze chimiche possono causare gravi danni agli organismi viventi. Potrebbero essere cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione. Con il secondo si vorrebbe stabilire un’economia circolare non tossica. Fissare requisiti e sistemi di progettazione dei prodotti armonizzati a livello globale significa fornire linee guida chiare e coerenti, condizioni di parità e certezza normativa per le aziende. Ma anche ottimizzare l’efficienza dei materiali e sostituire in modo significativo gli articoli monouso. Con il terzo punto si vuole intervenire definendo i flussi finanziari e le risorse allineate per il cambiamento dei sistemi. Per raggiungere l’obiettivo è necessario mobilitare e distribuire ulteriori risorse finanziarie – soprattutto per l’attuazione nei Paesi in via di sviluppo – per ridurre l’inquinamento e fermare i flussi finanziari dannosi che ne contribuiscono. Infine implementare meccanismi per rafforzare e adattare le misure nel tempo. Servono requisiti per la raccolta di dati, sistemi di rendicontazione trasparenti e valutazioni regolari per monitorare i progressi. Inoltre, sono necessarie dinamiche che consentano agli esperti di formulare raccomandazioni tecniche, basate su solide prove scientifiche e sulle conoscenze e tecnologie emergenti.

Costruiamo uno stagno

Negli ultimi anni la categoria degli anfibi ha mostrato un notevole regresso su tutto il territorio nazionale a causa dei cambiamenti climatici e allo sviluppo del territorio, tanto che il 95% delle specie di anfibi sono considerate in pericolo e inscritte nella Lista Rossa degli animali minacciati in Svizzera (UFAFP 1994). Le zone umide che ospitano questi animali, in particolare nel periodo della riproduzione (inizio primavera), sono fortemente in diminuzione. Inoltre, la loro superficie è sempre più ridotta, mettendo sotto stress rane, rospi e tritoni.

Il WWF della Svizzera italiana, in collaborazione con il Karch (Centro di coordinamento per la conservazione degli anfibi e dei rettili in Svizzera) monitora la situazione in Ticino, in particolare nel periodo della migrazione. Con l’aiuto di volontari e volontarie permette di salvaguardare questi animaletti nelle zone di passaggio su strada e tenere una statistica della popolazione. Da un anno ha deciso di impegnarsi anche durante il resto dell’anno nella realizzazione di stagni in zone strategiche.

Ad oggi ne sono già stati fatti due: il primo nel fondovalle bellinzonese in una zona in cui c’era già una struttura in disuso. Il secondo in un monte in valle Maggia. Sabato prossimo, il 19 ottobre, saremo in Val Malvaglia per costruirne un terzo. Una giornata di ecovolontariato in compagnia di una biologa che, oltre a dirigere i lavori di costruzione, farà un’introduzione scientifica sulle varie specie di anfibi. Tutte le persone che desiderano impegnarsi concretamente per la nidificazione della rana temporaria e a scoprire il mondo degli anfibi possono attivarsi con noi. L’iscrizione è obbligatoria ed è possibile sul sito events/wwf.ch oppure mandando un’e-mail a lisa.boscolo@wwf.ch.

Vivere l’attacco di un lupo

Quando si parla del lupo, in ognuno di noi si smuove un sentimento forte: è come se tutti avessero un’opinione al riguardo. C’è chi vuole difendere questo animale ad ogni costo e chi invece lo odia. Ma sia che si stia su un lato o l’altro, raramente si cerca di comprendere le emozioni dell’altra parte. Per esempio: criticare gli allevatori, senza sentire le loro ragioni, senza vedere il loro punto di vista non aiuta sicuramente a trovare un equilibrio nella convivenza. Spesso si sottovaluta erroneamente quanto gli allevatori tengano alle proprie bestie. Si tratta di eventi il più delle volte traumatici da cui scaturiscono sentimenti forti e contrastanti in grado di influire sull’equilibrio psicofisico di molti.

Quindi: indipendentemente dalla posizione che si voglia prendere nel dibattito sui grandi carnivori, l’ascolto reciproco è indispensabile per un dialogo corretto e costruttivo.

La Tavola rotonda grandi carnivori vuole quindi affrontare questo delicato argomento in un evento pubblico in cui verranno proiettate le testimonianze di alcuni allevatori che verranno poi contestualizzate dallo psicologo Francesco De Marco. Nella seconda parte della serata, la psicologa del lavoro Stefania Mastrillo presenterà il “Progetto Sentinelle” promosso dalla Divisione dell’Economia e dal Laboratorio di psicopatologia del lavoro del Cantone Ticino.

L’evento avrà luogo lunedì 21 ottobre, ore 20.15 all’Auditorium Bellinzona, Viale Stefano Franscini 32, 6501 Bellinzona.

Per maggiori dettagli riguardanti la Tavola Rotonda Grandi Carnivori (TRGC) invitiamo a visualizzare il sito: www.grandicarnivori.ch.

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