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Pandamobil: un pezzo di storia

La storia del Pandamobil iniziò 40 anni fa, nel 1978. All’epoca era ancora noto come “Quizmobil” ed era rivolto agli alunni delle scuole elementari

16 giugno 2018
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La storia del Pandamobil iniziò 40 anni fa, nel 1978. All’epoca era ancora noto come “Quizmobil” ed era rivolto agli alunni delle scuole elementari. Con il passare del tempo il progetto ha coinvolto anche le scuole dell’infanzia. L’idea di base era un progetto a tema che cambiava ogni due anni e – di conseguenza – anche la mostra all’interno del veicolo. Gli insegnanti preparavano gli alunni in anticipo per poi partecipare alla visita tematica.


La prima visita scolastica del Pandamobil (alias Quizmobil) si svolse a Ebikon (Lucerna) il 5 giugno 1978 e il tema della prima mostra era “Energia”. Michel Terrettaz, collaboratore del WWF Svizzera, guidava il Pandamobil di scuola in scuola e contemporaneamente animava la mostra, facendo conoscere la natura ai giovani visitatori per sensibilizzarli all’ambiente. Il Pandamobil divenne così un progetto ambientale molto popolare, sia tra gli insegnanti sia tra gli alunni, come testimoniano le innumerevoli lettere di ringraziamento, custodite presso l’Archivio sociale di Zurigo. Nel 1995 venne ribattezzato definitivamente Pandamobil.


Il bilancio degli ultimi 40 anni è incredibile: oltre 360mila bambini e ragazzi hanno visitato il leggendario Pandamobil del WWF Svizzera. Per il 40esimo anniversario è arrivato il momento di cambiare: l’ex camion è andato in pensione. L’esposizione itinerante viaggerà per la Svizzera, puntando su una mobilità ingegnosa e sostenibile: un container da 20 piedi trasportato su treno e camion che porterà nelle scuole dell’infanzia ed elementari le tanto amate esposizioni dedicate a temi ambientali. Sul tetto del container è installato un impianto fotovoltaico sperimentale, che sarà utilizzato per alimentare gli spazi espositivi del Pandamobil.


Dal suo lancio, il Pandamobil ha già circumnavigato il globo sette volte (280’000 km) e presentato 19 diversi temi espositivi. Hanno partecipato più di 18’000 classi scolastiche, oltre 364’000 alunni e 56’800 adulti provenienti da tutte le regioni della Svizzera.


Il nuovo tema è “Quando la notte si sveglia”. Nella mostra itinerante i bambini scoprono perché certi animali sono attivi di notte, come si orientano al buio e quali ostacoli incontrano nella loro vita quotidiana. Gli interni sono stati progettati da Caroline Emmelot e Laurence Pot di DECOLOGIC, mentre l’allestimento esterno del container è opera dell’illustratore lucernese Rafael Koller.


Gli insegnanti possono iscriversi al progetto Pandamobil e trovare tutte le informazioni all’indirizzo:
wwf.ch/pandamobil.

Tra stupore e meraviglia

Nadia Klemm si occupa del coordinamento della tournée nella Svizzera italiana del Pandamobil. Sono tante le classi scolastiche che hanno visitato l’esposizione, ma una cosa in particolare la colpisce ogni volta: “Noto la meraviglia negli occhi dei bambini. Vedo sguardi sorpresi e capisco subito che si immergono in un’altra dimensione appena entrano nel Pandamobil”, racconta Nadia. E prosegue: “Ogni volta che parte un nuovo progetto, avvisiamo le scuole. Sono però loro a mettersi in contatto con noi, chiedendo il nostro intervento. Il nuovo progetto – intitolato ‘Quando la notte si sveglia’ – durerà tre anni ed è dedicato agli animali della notte. Sono già arrivate tante richieste: praticamente siamo al completo, ma c’è ancora qualche posticino. Il Pandamobil ha sempre un enorme successo”.


Prima dell’esposizione, gli insegnanti ricevono un dossier didattico per preparare gli allievi alla tematica, in modo che sappiano già di cosa si parlerà. Dopo una breve introduzione, i bambini possono entrare nel Pandamobil, dove viene presentata l’animazione, che dura un’ora e mezza. Diversi i compiti da svolgere.
“Quando escono – prosegue Nadia Klemm – rimane lo stupore positivo. Viene discusso insieme a loro cosa possono fare per proteggere la natura. Ricordiamo che il Pandamobil è importante perché è un progetto con tanti anni di esperienza alle spalle, tanti bambini hanno potuto vivere esperienze positive e avvicinarsi alla natura.

Il fatto di iniziare da piccoli è importante: prima conosciamo la natura, prima possiamo apprezzarla e proteggerla meglio”. La nuova veste del Pandamobil è interessante e innovativa: “Con questo nuovo concetto di trasporto – su rotaia e su strada – siamo più sostenibili. Oltre a essere trasportato sul treno, il Pandamobil ha anche dei pannelli solari che serviranno a far funzionare l’esposizione.


È nato un concetto più vicino alla nostra filosofia e in linea con la riduzione dell’impronta ecologica. Si tratta di un’idea innovativa che siamo sicuri verrà apprezzata da tanti”. Nadia Klemm ha già visto l’interno della nuova esposizione: “Mi piace molto – racconta –. Dopo 40 anni di esperienza era una grande sfida rivoluzionare il concetto del Pandamobil, ma i nostri scenografi sono riusciti a fare un ottimo lavoro. Non si sono fatti spaventare da questa sfida, rendendo bene lo spirito del Pandamobil. Sono stati mesi ricchi di sorprese, ma siamo soddisfatti”.

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