Spesso non ci rendiamo conto di quanto la nostra sopravvivenza sia legata alla biodiversità. Insetti, anfibi, uccellini, pesci e farfalle: questa è la biodiversità che ci circonda, ma che spesso non osserviamo con cura.
In occasione della Giornata mondiale della biodiversità, celebrata il 22 maggio, va ricordato che al mondo esistono oltre un milione e 700 mila specie (ma si ipotizza che in realtà siano oltre 10 milioni). In Svizzera, le “culle” della biodiversità le troviamo nei paesaggi fluviali naturali, che sono tra gli ambienti più belli e vivi. Purtroppo il 90% dei mosaici di ambienti creati dai fiumi liberi sono scomparsi.
Anche in Ticino la situazione è critica. Dopo secoli di bonifiche e decenni di urbanizzazione e sfruttamento idroelettrico, dei maestosi corsi d’acqua e dei loro abitanti rimane ben poco.
Francesco Maggi, responsabile del WWF Svizzera italiana, ci racconta di alcuni progetti, che hanno salvato vere e proprie perle del Ticino: «Dopo decenni di lotte, ambientalisti e pescatori, uniti, hanno ottenuto un successo significativo: il piano cantonale di risanamento dei corsi d’acqua».
Gli impatti di questa decisione si vedranno solo tra qualche anno, ma il WWF è già al lavoro per approfondire e migliorare i primi importanti progetti. Ad esempio il nuovo Ritom, che permetterà di risanare il fiume Ticino tra Airolo e Rodi, e il grande progetto di rinaturazione Saleggi-Boschetti, che cambierà il volto del fiume Ticino tra Bellinzona e Gudo, creando anche preziose aree di svago per la popolazione.
Negli ultimi venti anni sono partiti diversi progetti “pilota”, come la rinaturazione del delta del Cassarate a Lugano, utili per sensibilizzare la popolazione e dimostrare che questo nuovo approccio verso i corsi d’acqua migliora il nostro ambiente ma garantisce nel contempo la necessaria sicurezza idraulica.
Tra i progetti promossi e sostenuti finanziariamente dal WWF citiamo la rinaturazione del delta del fiume Ticino alle Bolle di Magadino, la rimessa a cielo aperto dei canali Comelina (Camorino), Restabbio (Muzzano) e Brusada (Origlio) e la rinaturazione del Balma a Lodrino.
A livello di bacino fluviale il WWF sta promuovendo la messa in rete dei reticoli del Medio e Basso Vedeggio e del Laveggio e Gaggiolo, dove diversi progetti di rivitalizzazione e di rimozione degli ostacoli alla migrazione sono in corso o pianificati. Il WWF cerca sempre di ottenere il massimo beneficio per la natura senza penalizzare l’area agricola e se non è possibile è prevista una compensazione.