L’alleanza a favore dell’iniziativa in votazione il 22 settembre dipinge un quadro allarmante
Circa la metà degli habitat naturali è minacciata e più di un terzo delle nostre specie animali e vegetali è in pericolo o già estinto. È un quadro allarmante quello dipinto in conferenza stampa dall'alleanza a favore dell'"Iniziativa biodiversità", che sarà sottoposta al Sovrano il 22 settembre.
Il direttore di Pro Natura, Urs Leugger, ha illustrato le cause della progressiva perdita di biodiversità in Svizzera: il prosciugamento delle zone umide e la canalizzazione dei corsi d'acqua; l'agricoltura intensiva che prevede l'impiego di concimi, pesticidi e macchinari pesanti; le neofite invasive; la scarsità di risorse per la cura delle aree protette. A ciò, ha ricordato, si aggiungono i cambiamenti climatici.
Conseguenza: dal 1900 a oggi abbiamo perso circa 7’600 chilometri quadrati di ambienti naturali, ha detto Leugger. Il problema, ha aggiunto la direttrice per la Romandia di Pro Natura, Sarah Pearson Perret, è che una natura diversificata garantisce acqua pulita, terreni fertili e l'impollinazione delle colture. Orbene, si tratta di funzioni che non possono essere facilmente sostituite, nemmeno con un enorme dispendio tecnico. ‘La biodiversità in Svizzera versa in pessime condizioni’, si legge in una nota diramata martedì.
"La necessità di agire è indiscutibile", ha sostenuto da parte sua il consigliere nazionale Matthias Jauslin (PLR/AG). Il parlamentare liberale-radicale, nonché membro del Consiglio di fondazione della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio (SL-FP), ha detto che due sono le decisioni delle autorità che hanno rafforzato la sua convinzione nel sostenere l'iniziativa: il taglio di 276 milioni per i prossimi tre anni deciso dal Consiglio federale nel credito d'impegno "Natura e paesaggio" e la rinuncia all'introduzione da parte del Parlamento del 3,5% delle superfici per la promozione della biodiversità nelle regioni campicole che era "promesso da tempo".
Nel suo intervento, la direttrice sostituta della SL-FP Franziska Grossenbacher ha spiegato come la biodiversità e la protezione del paesaggio sono sì necessarie per la nostra sopravvivenza ma sono anche un fattore di ricchezza. "Nelle regioni alpine, un posto di lavoro su quattro dipende direttamente o indirettamente dal turismo, ossia dal fatto che la biodiversità, il paesaggio e il patrimonio architettonico rimangano anche in futuro fattori di attrazione".
L'iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)", che chiede una maggiore quantità di superfici e di finanziamenti a favore della natura, intende fissare la tutela del paesaggio e dei beni storici e culturali nella Costituzione federale.
Un'approvazione del testo, depositato nel settembre del 2020, obbligherebbe Confederazione e Cantoni a stanziare più fondi pubblici e a conservare la biodiversità e il paesaggio elvetici. Tra i promotori figurano Patrimonio svizzero, Pro Natura, BirdLife Svizzera e SL-FP.