Ecco che cosa hanno cercato o prenotato online gli svizzeri durante la pandemia, dalla voglia di rifare le piastrelle del bagno ai nuovi gadget per l'auto
La pandemia di coronavirus ha sensibilmente modificato le esigenze e le preferenze degli svizzeri. A fronte di un netto calo della richiesta di scuole di ballo (-69%), agenzie di viaggio (-55%) e taxi (-52%) c'è stato un boom per quella di psicologi (66%), asili nido (62%) e bagni pubblici (60%).
Sono alcuni dei risultati di un'analisi condotta tra il febbraio del 2020 (prima delle misure anti-Covid) e il febbraio del 2021 su 6 milioni di clic degli utenti di local.ch e search.ch, le due maggiori piattaforme di ricerca e di prenotazione della Svizzera.
Ciò che emerge chiaramente è che nel periodo in rassegna gli svizzeri si sono dedicati sempre più spesso al benessere di mente e corpo. Risulta infatti un aumento del 66% della richiesta di psicologi e anche delle persone interessate a chirurghi estetici (+30%), podologi (+32%), ipnoterapeuti (+16%), trattamenti di kinesiologia (+15%) e trattamenti di igiene dentale (+12,7%).
Ma gli svizzeri hanno speso molte energie anche a prendersi cura della propria abitazione. Lo dimostra il netto aumento di richieste architetti (+50%), piastrelle (+52%), imbianchini (+49%), allestimento di giardini (+42%) e tappeti (+40%).
Nei mesi scorsi anche l'automobile è stata sempre più al centro dell'attenzione, con un deciso incremento delle richieste di verniciatura (+40%), ricambi e accessori (+30%) e servizi di manutenzione (+33%). Evidentemente, a causa del pericolo di contagio, l'automezzo privato è stato privilegiato rispetto a quelli pubblici (-47% le richieste degli orari).
La paura del SARS-CoV-2 ha poi sicuramente contribuito al crescente interesse degli svizzeri per la bicicletta (+44%) anziché per i taxi (-52%). D'altro canto si è registrato un forte calo anche per scuole di ballo (-69%), agenzie di viaggio (-55%) e hotel (-44%). Un notevole incremento dei servizi ricercati sulle due piattaforme è risultato pure per gli asili nido (+62%) e i bagni pubblici (+60%); quest'ultimo probabilmente dovuto al fatto che le toilette dei ristoranti non erano più utilizzabili a causa della chiusura dei locali.
Ovviamente sono stati particolarmente sollecitati i servizi di consegna e il commercio online, con netti incrementi per librerie (+39%), alimentari (+37%), servizi di consegna (+28%) e pizza a domicilio (+14%).