Svizzera

Questione Adsl, confermata a Swisscom la multa di 186 milioni

Il Tribunale federale ha respinto il ricorso dell'azienda contro la condanna per violazione della legge sui cartelli nel settore

La sanzione ammonta a 186 milioni di franchi ©Ti-Press
19 dicembre 2019
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Il Tribunale federale (Tf) ha respinto il ricorso di Swisscom contro la condanna per violazione della Legge federale sui cartelli nel settore dei servizi Adsl. La sanzione di 186 milioni di franchi per abuso di posizione dominate non è criticabile, affermano i giudici losannesi in una sentenza divulgata oggi in serata.

Nel 2009 la Commissione della concorrenza (Comco) ha constatato che la politica tariffaria praticata da Swisscom tra il 2001 e il 2007 per i servizi ADSL ostacolava i concorrenti. Il numero uno elvetico delle telecomunicazioni era attivo da una parte come fornitore di ADSL e dall'altra come fornitore per gli altri operatori.

Questi ultimi infatti avevano bisogno delle prestazioni di Swisscom per essere in grado di proporre il necessario servizio a banda larga. Stando alla Comco, la società esigeva però prezzi troppo elevati rispetto a quelli fatturati ai clienti finali. In tal modo, i suoi rivali sul mercato erano intralciati e non riuscivano a sfruttare in maniera redditizia i loro servizi ADSL.

Questo abuso è stato punito dalla Comco con una multa di 220 milioni, ridotta a 186 milioni dal Tribunale amministrativo federale (TAF) nel 2015. Coinvolto da Swisscom, il TF ha ora confermato la decisione e l'ammontare della sanzione inflitta dall'istanza precedente.

Per la seconda Corte di diritto pubblico, il comportamento di Swisscom nel periodo 2001-07 corrisponde a un effetto denominato "forbice tariffaria". In poche parole, in quanto azienda integrata verticalmente, l'operatore ha proposto ai suoi concorrenti un servizio indispensabile a un costo troppo alto, abusando della propria potenza sul mercato.

Nessuna giustificazione è stata accolta a discarico di Swisscom. Tenendo conto delle circostanze, la sua condotta può essere definita quanto meno negligente.

In un comunicato, Swisscom ha reagito rammaricandosi della decisione del TF, definendo la sanzione ricevuta ingiustificata. La società ha precisato di aver già pagato la multa nel 2016.