Cercare soluzioni per le persone in situazioni di conflitto con le autorità di protezione dei minori e degli adulti, i curatori o i giudici civili. È l’obiettivo del Centro di ascolto e assistenza del minore e dell’adulto (Kescha).
Il nuovo diritto di protezione dei minori e degli adulti è in vigore da quattro anni in Svizzera e in alcune cerchie della popolazione si è fatta larga una certa diffidenza, hanno scritto ieri in una nota i responsabili del nuovo centro. Ad essere oggetto di critiche sono in particolare le Autorità di protezione dei minori e degli adulti (Apma), che in Ticino sono chiamate Autorità regionali di protezione (Arp).
Il nuovo centro Kescha, con sede a Zurigo, è stato creato da sei organizzazioni attive nella protezione degli adulti e dei minori. Offre prestazioni in tutte le regioni del Paese e dispone di un sito internet trilingue, www.kescha.ch. Obiettivo: sostenere e affiancare le persone toccate da misure di protezione in modo da evitare un’escalation dei conflitti e riallacciare la comunicazione con le autorità.(ats)