Stefano Maggioni presidente della Nuoto Sport Locarno l'artefice della simpatica iniziativa ‘zoom’: ‘Noè unisce. Fieri di quanto fatto con la Nsl nella quale è cresciuto’
Unire il Ticino del nuoto attorno alla figura di Noè Ponti, per significare un momento storico per lo sport di casa nostra. Affinché tutti lo potessero vedere all'opera condividendo la gara È questa la nobile finalità che ha indotto Stefano Maggioni - presidente della Nuoto Sport Locarno, la società di Noè dall’ormai lontano 2007 - a organizzare una videoconferenza aperta ad amici e colleghi invitati a connettersi a partire dalle 3 del mattino per scambiare un saluto e condividere le emozioni nel pre-gara e l’euforia che si è scatenata dopo il bronzo. Un’operazione simpatica e riuscita, visto che davanti a cellulari e computer si sono ritrovati molto delle figure di spicco del nuoto cantonale delle diverse società ticinesi, qualcuno poi con il calice in mano per un inusitato brindisi a un orario in cui è presto anche per caffé e cornetto. «Ho puntato due sveglie alle 2.45 - ricorda Maggioni - perché una non sarebbe bastata. Sono felice, era connesso tutto il Ticino del nuoto».
Torniamo per un attimo alle 3.30… «Non che non fossi entusiasta, ci mancherebbe, ma ho vissuto la finale con un po’ meno di trepidazione rispetto alla semifinale. Conscio del fatto che la “semi” era l’obiettivo di Noè, e lo aveva raggiunto».
Il tempo di festeggiare, con il bandierone rossocrociato alle spalle, e Maggioni si è poi recato a casa Ponti, per unirsi all’euforia dei familiari, riunitisi come d’abitudine per seguire “live” il campione di Quartino. «Un simpatico aneddoto permette di capire quanto fossimo tutti coinvolti e travolti dalla gioia. Era rimasto d’accordo con Brigitte Wehrli (giudice arbitro, massaggiatrice di Noè e della Nsl più volte ai Campionati nazionali, vicina alla famiglia Ponti da molti anni, ndr) che ci saremmo sentiti per capire come muoversi, a dipendenza di come sarebbe andata la gara di Noè. Ebbene, quando l’ho chiamata, dopo il bronzo, si era scordata di me, era già a casa Ponti. L’ho raggiunta lì, unendomi all’euforia che vi regnava e che ha coinvolto l’intero paese: familiari, amici di famiglie e anche qualche persona che il nuoto non l’ha sempre seguito con assiduità, salvo però farsi contagiare dalle gesta del beniamino di casa. Ho parcheggiato in zona, quando sono sceso dall’auto con la maglietta ufficiale di Noè, un residente di quella zona ha aperto le finestre e mi ha salutato, alle 4.15 del mattino, facendomi capire che sapeva benissimo dove stessi andando. In casa, non nego che di lacrime ne sono state versate tante».
Noè Ponti sta per lasciare il Ticino per volare negli Stati Uniti per gli studi universitari. Tuttavia è e resterà per sempre, l’alfiere della Nuoto Sport Locarno che Stefano Maggioni presiede. «È a tanti anni che sono all'interno della società, tante persone lo sanno e mi hanno scritto per complimentarsi, anche se ovviamente ha fatto tutto Noè Ponti. Il suo risultato è per me motivo di grando orgoglio. In vent’anni di comitato ti rendi conto di quello che è stato fatto. È vero che è il risultato di un singolo atleta, ma ti aiuta ad aprire gli occhi sul fatto che tutto quello che abbiamo fatto per questi ragazzi che ci mettono il cuore è stato molto importante. Queste soddisfazioni ti convincono che tutto quello che è stato fatto, tutte le discussioni avute, le ore spese… ne sono valsa la pena. Un risultato così ti ripaga di tutte le ore spese a titolo volontario nell’ambito di una società sportiva di Locarno. Non ho altri pensieri, mi torna in mente tutto quello che è stato fatto in questi anni, in vari ruoli e in contesti diversi, con il Cst, con le autorità comunali. Sono fiero di quanto fatto in questi anni».