Tokyo 2020

A Tokyo la sabbia che scotta. 'Ma non ci saranno problemi'

Nel beach volley ci sono 44 gradi, e c'è chi ha smesso di allenarsi. Lamentele, però, arrivano anche dallo skateboard. 'Ci aspettavamo il caldo, ma così...'

A Tsurigasaki, intanto, quelli del surf se la ridono (Keyston)
21 luglio 2021
|

Non c'è solo il Covid. Anche il gran caldo che soffoca il Giappone rischia di condizionare le gare dell'Olimpiade. Che il problema esiste, lo sanno bene i gli atleti che hanno cominciato ad allenarsi nella capitale giapponese. Ed è tutto dire che se ne lamentano pure i brasiliani, come la specialista dello skateboard Leticia Bufoni. «Ci aspettavamo che fosse caldo, ma con una temperatura del genere è difficile andare sullo skate. Le condizioni sono comunque uguali per tutti, ma bisognerà idratarsi al massimo». Tanto che la statunitense Mariah Duran a un certo punto si è dovuta fermare per mettersi del ghiaccio sotto la maglietta, e poi ha ripreso le evoluzioni sulla tavola.
I problemi maggiori, però, arrivano dal beach volley: poco prima delle 12 la temperatura sulla sabbia bollente dello Shiokaze
Park era di 44 gradi, e c'è chi ha deciso di interrompere gli allenamenti. Nel softball, dove s'è invece già iniziato a giocare, le ragazze giapponesi e quelle australiane si sono affrontate quando il termometro segnava soltanto (si fa per dire) 35 gradi all'ombra. Così i giornali giapponesi hanno già preso a scrivere che, dal punto di vista del meteo, questa rischia di essere l'Olimpiade più calda di sempre. Il Cio, tramite il suo portavoce Christophe Dubi, è subito intervenuto per smorzare la polemica. «Tutti soffriamo per
il calore, il comitato organizzatore e le federazioni competenti hanno fatto un grande lavoro per garantire condizioni adeguate per le competizioni, con un encomiabile sforzo anche logistico. Per questo credo che alla fine non ci saranno problemi».