‘Essere arrivato al terzo turno con questo gioco è già un successo’. Il serbo torna sulla bruciante sconfitta contro Popyrin nei sedicesimi dell’Us Open
«Congratulazioni a Popyrin e alla sua squadra. Ha sicuramente giocato meglio e ha meritato di vincere. Da parte mia, onestamente, per come mi sentivo e per come ho giocato dall’inizio di questo torneo, il terzo turno è un successo». Dopo la sconfitta patita per mano dell’australiano, Novak Djokovic fa autocritica: «Ho giocato uno dei peggiori tennis che abbia mai prodotto: al servizio di gran lunga il peggiore di sempre. Se giochi su una superficie veloce come questa senza il servizio, senza la possibilità di vincere punti gratuiti con quel colpo, allora non puoi vincere, specialmente contro ragazzi in forma come Alexei, che serve forte».
E sulla differenza rispetto ai Giochi olimpici di Parigi 2024, Djokovic spiega: «La superficie è diversa. Ovviamente anche questo ha avuto la sua influenza nell’esito del confronto. Ho speso un sacco di energie per vincere l’oro e sono arrivato a New York semplicemente non sentendomi fresco mentalmente e fisicamente, ma poiché è l’Us Open, ci ho provato e ho fatto del mio meglio. Non ho avuto problemi fisici. Mi sentivo solo senza benzina e si vedeva dal modo in cui ho giocato. Queste tre partite qui sono state una battaglia mentale: non mi sono mai avvicinato al mio livello migliore. Non è bello trovarsi in questo stato, senza problemi fisici e con la motivazione di un Grande Slam, ma senza riuscire a trovare il proprio gioco. Bisogna accettare che questo tipo di torneo possa accadere. Si potrebbe dire che è colpa delle Olimpiadi, ma non lo so. Volevo solo migliorare a ogni turno, ma non è stato così».
Sul fatto che Popyrin, estromesso il detentore del titolo, abbia ereditato lo statuto di favorito, il serbo glissa: «Non so cosa dire. Mi ha appena battuto, sono il campione in carica, e per questo merita rispetto. Se continua a servire bene, può battere chiunque. Alcaraz è stato eliminato, così come me, quindi il campo è aperto. Ovviamente Sinner è il favorito, ma ci sono anche gli americani Tiafoe e Fritz, così come diversi altri ragazzi che stanno giocando molto bene in questa parte del tabellone. Insomma, ci sono parecchi contendenti e sarà interessante vedere chi la spunterà».
Ultimo ancora in lizza fra i vincitori delle ultime edizioni del torneo, e promosso a grande favorito per il successo finale al pari dell’italiano Jannik Sinner, Daniil Medvedev si è qualificato senza troppi problemi per gli ottavi di finale. Il russo ha infatti superato in tre agevoli set l’italiano Flavio Cobolli: 6-3 6-4 6-3. Il 28enne trionfatore a Flushing Meadows nel 2021, è sempre stato in controllo della partita. Che ha avuto un solo sussulto in occasione dell’ottavo game del secondo set, quando il russo si è lamentato delle palline con l’arbitro ed è stato fischiato dal pubblico, prima di commettere due doppi falli e salvare quattro palle per il break. «Quello è stato un game difficile: il pubblico voleva che subissi il break – ha ricordato nel post-gara Medvedev –. Ma ho salvato la situazione; è stato anche divertente, mi ha fatto piacere. In generale, è stata una partita complicata, in cui ho avuto degli alti ma anche dei bassi. Ci sono stati scambi lunghi, che non è l’ideale in condizioni di caldo e umido come queste, che attenuano il margine tra i favoriti e gli sfidanti».
Nel tabellone femminile, Iga Swiatek ha strapazzato la russa Anastasia Pavlyuchenkova, liquidandola con il punteggio di 6-4 6-2 in 1 ora e 32 minuti. La 23enne polacca, che ha già vinto il titolo a Flushing Meadows nel 2022, è andata in fuga, facendo il break nel primissimo game del match senza mai essere in pericolo sul suo servizio (non ha dovuto difendere una palla break).
«Posso ancora migliorare in tutti i settori, il mio tennis è tutt’altro che perfetto, anche se sono la numero 1 e ho già vinto il torneo», ha dichiarato la cinque volte vincitrice del Grande Slam, che negli ottavi di finale affronterà un’altra russa: Liudmila Samsonova.