Lo spagnolo numero uno al mondo torna a impressionare nella sfida con l'italiano Berrettini: affronterà Rune nel quarto londinese più ‘giovane’ di sempre
Alcaraz contro Rune, poi Medvedev-Eubanks (che, a sorpresa, sbatte fuori Tsitsipas), Sinner-Safiullin (una sorpresa anche lui, pur se poi così sorpresa non è) e, da ultimo ma non per ultimo, Rublev-Djokovic. È questo il menu di Wimbledon nel giorno dei quarti al maschile, che sarà anche il primo in carriera giocato sull’erba di Wimbledon da un impressionante Carlos Alcaraz, che nell’ottavo in night session contro l’italiano Matteo Berrettini dà una dimostrazione di tutta la sua forza: mai così in palla come stavolta, il numero uno al mondo all’inizio è costretto a subire la verve del romano, che s’illude vincendo il primo set con un classico 6-3. Poi, però, non ce n’è per nessuno: lo spagnolo si mette in testa di poter andar forte anche sull’erba, e comincia a mettere alle strette un avversario che ama sparare sassate, mentre si trova meno a suo agio quando si tratta di prolungare gli scambi: nonostante i suoi appena vent’anni, Alcaraz riesce perfettamente nella sua tattica, e costringe l’italiano a giocare, portandolo all’errore. E alla fine si guadagna il diritto di sfidare il danese Holger Rune, in quello che sarà il quarto di finale più ‘giovane’ della storia del torneo londinese.
Una sfida che seguirà senz’altro con grande interesse anche Novak Djokovic, che ritroverà di fronte un agguerrito Rublev dopo aver già dovuto fare i conti con il coriaceo Hurkacz. Anche se, più passano i game, più l’impressione è che la finale sull’erba di Wimbledon, domenica, metterà di fronte il campione serbo al numero uno.