All'Australian Open la sangallese passa il primo turno ma non brilla. "Dopo due settimane in camera, manca l'abitudine a giocare a fondo campo".
Il secondo giorno degli Australian Open di Melbourne è stato difficile per il trio svizzero in azione. Jil Teichmann e Henri Laaksonen hanno perso chiaramente; mentre Belinda Bencic festeggiato la sua prima vittoria in quasi un anno, sebbene con una certa fatica.
Anche se i giocatori possono muoversi relativamente liberamente sul campo e in città e alcune migliaia di spettatori sono ammessi al Melbourne Park, la normalità non è ancora tornata nel circuito del tennis in Australia. Le conseguenze delle severe norme di quarantena per i giocatori dopo il loro ingresso a metà gennaio, sono state sentite da molti, compresi gli svizzeri. Jil Teichmann, come Rafael Nadal, ha lamentato un dolore alla schiena, mentre Belinda Bencic e Henri Laaksonen hanno faticato a trovare la forma nei loro match di primo turno.
«Sono lontana da come voglio giocare e da come sono in grado di giocare», ha affermato Bencic dopo aver battuto Lauren Davis (Wta 80) 6-3, 4-6, 6-1. La 23enne sangallese si aspettava un calo di forma, dopo essere stata chiusa nella sua stanza d'albergo per due settimane e aver giocato solo una partita in preparazione. «Manca la naturalezza di giocare la palla a fondo campo. Non sono nel 'flow'», ha aggiunto la svizzera. Comunque anche la sua avversaria Davis era dovuta stare quattordici giorni in quarantena.
Bencic ha faticato in particolare con il suo servizio, commettendo sei doppi falli sia nel primo che nel secondo set. «Non devo mostrare un bel tennis - ha detto con tono deciso al termine dell'incontro -. Devo solo battere l'avversaria, che pure forse ha i suoi problemi».
Quella contro Davis è la prima vittoria di Bencic in undici mesi, che ha premiato il suo spirito combattivo. Giovedì l'attende un duello con l'esperta russa Svetlana Kuznetsova (Wta 37).
Henri Laaksonen non ha per contro avuto chance contro l'italiano Salvatore Caruso (Atp 78) - che, durante la quarantena, aveva potuto lasciare la camera per allenarsi alcune ore al giorno -, da cui è stato battuto 2-6, 4-6, 3-6. Lo sciaffusano si era guadagnato l'accesso al tabellone principale superando le qualificazioni giocate a Doha. Il primo turno dell'Australian Open gli frutta un premio di 70mila franchi.
Per Jil Teichmann, l'avventura Down Under non è ancora finita, nonostante la sconfitta per 3-6, 2-6 contro la sedicenne Cori Gauff, contro cui aveva già perso una settimana fa. L'elvetica giocherà infatti in doppio insieme alla francese Fiona Ferro. Inoltre lei e altri sconfitti al primo turno dello slam, avranno la possibilità di giocare in un altro torneo 250 a Melbourne settimana prossima; mentre la settimana seguente giocheranno anche ad Adelaide.
«Quello che succederà dopo, non credo che nessuno al mondo lo sappia - ha detto Teichmann -. La situazione è simile all'anno scorso e l'incertezza rimane alta. Ma non voglio lamentarmi. Possiamo lavorare, possiamo viaggiare, possiamo fare quello che ci piace fare». Questo è uno dei motivi per i quali Teichmann finora traccia un bilancio prevalentemente positivo del suo viaggio nell'emisfero meridionale; nonostante le due sconfitte, un leggero mal di schiena e la quarantena.