Tennis

Wimbledon non soffrirà a causa del Covid-19

Una clausola nella polizza assicurativa, nata quasi vent'anni prima dalla paura della Sars, porterà nelle casse degli organizzatori oltre 100 milioni

Keystone
3 aprile 2020
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La cancellazione di Wimbledon ha suscitato delusione in milioni di appassionati nel mondo, ma nelle casse dell'All England Club porterà oltre 100 milioni di euro, che l'organizzazione del più antico e prestigioso torneo di tennis al mondo incasserà grazie ad una polizza assicurativa mai così lungimirante sottoscritta anni fa.
Diversamente dal Roland Garros, costretto al rinvio a settembre proprio per scongiurare perdite per oltre 240 milioni di euro, due giorni fa la 134esima edizione dei Championships è stata annullata per la prima volta dal 1945. Una scelta dolorosa ma che non pregiudicherà i bilanci del ricco club londinese, per merito di una clausola contro l'annullamento per pandemie virali introdotta nel contratto assicurativo del valore di circa 1,6 milioni di euro all'anno. L'idea di estendere la copertura assicurativa risale al 2003, in seguito ai timori per l'epidemia di Sars. Da allora l'organizzazione l'ha sempre mantenuta, rinnovandola di anno in anno, e nonostante i ricavi complessivi del torneo superino i 260 milioni di euro annui, stavolta il torneo non dovrà affrontare gli ingenti costi di preparazione, i necessari ammodernamenti e il montepremi che supera i 50 milioni di euro. «Naturalmente siamo fortunati ad avere un'assicurazione che ci aiuterà a risolvere tutti i problemi», ha confermato il direttore generale dell'All England Club, Richard Lewis.
E a quanto scrive oggi il Times, il torneo di Wimbledon è l'unico dello Slam ad avere una simile clausola nel contratto assicurativo.