Sci

Tanguy Nef, per la medaglie mondiali c'è anche lui

Il 28enne ginevrino, in crescita costante negli slalom e ormai stabilmente fra i primi 10, si candida per un eventuale exploit iridato a Saalbach

27 gennaio 2025
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Non c‘è dubbio che Tnanguy Nef stia vivendo il miglior momento della sua carriera: il 28enne ginevrino, slalom dopo slalom, ha trovato ormai un posto fisso nei migliori 10 della disciplina, e alla vigilia dei Mondiali di Saalbach non per nulla un azzardo ipotizzare che l'elvetico possa ambire a una medaglia iridata. A livello svizzero, del resto, è nettamente l'atleta più costante, tenendo conto del suo quarto posto a Wengen (miglior prestazione in carriera), della sua ottava posizione ad Adelboden e della quinta piazza raggiunta a Levi: per tre volte consecutive, dunque, nessun rossocrociato ha saputo fare meglio di lui.

Un stato d'animo eccellente è quello attuale del romando, che nel passato aveva invece vissuto alcune stagioni tribolate: negli ultimi due anni, infatti, come miglior piazzamento aveva avuto soltanto tre diciannovesimi posti. Ci si chiede dunque cosa abbia permesso a un atleta poco sicuri nei propri mezzi e spesso eliminato di trasformarsi in qualcuno capace di rivaleggiare coi migliori della disciplina. «Bisogna saper imparare dai propri errori», risponde l diretto interessato. «Lo sci è uno sport complesso, però mi sono posto le giuste domande e ho lavorato con buoni allenatori. Ciò mi ha consentito di migliorare. Inoltre, da un paio d'anni ho cambiato marca di sci. Lo scorso inverno è stato un po’ di transizione, ho pensato più che altro a guadagnare qualche posizione in slalom, ma soprattutto a prendere confidenza con ogni tracciato e con ogni condizione della neve. La scorsa estate, mi sono allenato al massimo in tutte le sedute, e tutto è andato bene. Ciò mi ha permesso di acquisire confidenza in vista della nuova stagione».

Dopo il 5° posto all'esordio a Levi, c'è stata una fase interlocutoria – Gurgl, Val d'Isère e Alta Badia con un ritiro e due ventiduesimi ranghi. «Periodo difficile, ma era comunque nella top 20, e sentivo di valere la top 10, forse addirittura la top 5. Nef è un atleta che sa adattarsi molto bene, e le condizioni difficili a Kitzbühel non gli hanno dato fastidio. Fra Wengen e Kitz ci siamo allenato qualche giorno a Hinterreit su una neve estrema, eppure avevo già buone sensazioni. Nella seconda manche di Kitz mi è mancato qualcosa, questione di dettagli, e avrei dovuto osare di più, mostrare più coraggio».

A Schladming, per lo slalom di domani sera, il ginevrino spera in una neve migliore per continuare sullo slancio delle ultime settimane, in vista dei Mondiali di Saalbach: l'obiettivo è ritrovarsi fra i migliori alla vigilia gara iridata del 16 febbraio. «Spero di partire con un pettorale vicino all'8, condizione che farebbe crescere le mie chance di medaglia».