Sci

Uccisa da una valanga la snowboarder elvetica Sophie Hediger

Incidente di montagna ad Arosa per la 26enne della Nazionale rossocrociata sulla pista denominata Black Diamond

In sintesi:
  • La sciatrice era accompagnata da un’altra persona che ha immediatamente allertato i soccorsi
  • Era nata a Horgen (Zurigo) il 14 dicembre 1998
Sophie Hediger
(Keystone)
24 dicembre 2024
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Lunedì l’atleta della Nazionale elvetica di snowboardcross Sophie Hediger è stata travolta da una valanga ad Arosa. È morta sul luogo dell'incidente. Secondo i primi accertamenti, la 26enne stava sciando verso le 13.15 sulla pista, che era a quel momento sbarrata, denominata Black Diamond, accompagnata da un'altra persona.

Appeni usciti dalla pista, la donna è stata travolta da una valanga. La persona che era con lei ha immediatamente avvisato i soccorritori e ha iniziato a cercare la giovane donna, sepolta dalla neve.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori del Club alpino svizzero, gli specialisti nella ricerca di valanghe con cani, la Rega, i dipendenti delle ferrovie di montagna di Arosa Lenzerheide e membri della Polizia alpina.

La snowboarder è stata localizzata intorno alle 15.30 ed è subito stata attivata sul posto la rianimazione, ma purtroppo senza successo.

È stato richiesto anche l'intervento del Care Team. La procura dei Grigioni ha avviato un'indagine insieme alla Polizia cantonale.

Hediger aveva trovato in Arosa una seconda patria ed è deceduta "facendo freeride, un suo amato hobby", ha indicato Swiss-Ski in una nota.

La scorsa stagione Hediger era arrivata per la prima volta sul podio nella Coppa del mondo. Nella prova principale di St. Moritz era giunta seconda; uno dei suoi sogni era di aggiudicarsi una medaglia il prossimo marzo ai Campionati mondiali di freestyle nella nota località engadinese. La giovane atleta aveva partecipato ai Giochi olimpici invernali del 2022 a Pechino.

"Siamo sconvolti e i nostri pensieri sono rivolti alla famiglia di Sophie, alla quale porgiamo le nostre più sentite condoglianze", ha detto dal canto suo il Ceo di Swiss-Ski Walter Reusser, citato nella nota.