SCI NORDICO

Speranze riposte su Fändrich e Van der Graaff

Iniziano domani a Oberstdorf i Mondiali. Per una volta Dario Cologna non è l'unica freccia all'arco della delegazione di Swiss Ski

(Laurien van der Graaff)
24 febbraio 2021
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Da molti anni a questa parte, in occasione di Mondiali o Olimpiadi, sotto i riflettori dello sci nordico svizzero ci finisce sempre un solo nome: Dario Cologna. A Oberstdorf, nella rassegna iridata scattata oggi con la cerimonia di inaugurazione e che proporrà domani le prime competizioni, la luce dei riflettori potrebbe spostarsi sulle due ragazze dello sprint, Nadine Fähndrich e Laurien van der Graaff, in gara già giovedì.

Nonostante le prestazioni e i successi di Dario Cologna, la Svizzera non è una nazione faro nello sci nordico. I “cugini” dell’alpino di norma tornano dai grandi eventi carichi di metallo prezioso, mentre nello sci di fondo e nelle prove di salto le medaglie rappresentano l’eccezione. Dal 1925, anno della prima edizione dei campionati del mondo, solo 20 volte un atleta rossocrociato è salito sul podio. Ciò nonostante, la delegazione di Swiss-Ski non è arrivata in Germania senza speranze.

Gli atleti svizzeri possono nutrire realistiche ambizioni di medaglia in cinque competizioni. Ad esempio, nello sprint a squadre, dove Nadine Fänhdrich e Laurien van der Graaff negli ultimi due anni sono saliti sul podio di tutte e quattro le prove di Coppa del mondo disputate. E se per la prima vittoria di un team rossocrociato in Coppa del mondo, poco prima di Natale a Dresda, il meglio del fondo internazionale era assente (Finlandia, Svezia e Norvegia), nelle altre occasioni – ad esempio venti giorni fa a Ulricehamn, in Svezia – l’élite mondiale era tutta presente. A Oberstdorf la gara andrà in scena domenica e il favoriti d’obbligo saranno Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Russia, Slovenia, con l’inserimento della Svizzera nella lotta per il podio. Le ambizioni rossocrociate non le nasconde nemmeno la diretta interessata lucernese... «Qualsiasi risultato che non comporti una medaglia rappresenterebbe una delusione», ha affermato la Fähndrich.

La quale avrà carte da giocare anche nella prima gara di domani, lo sprint individuale, in stile classico a differenza della prova a squadre. Certo, lei preferisce il pattinato e dopo la vittoria di Dresda, gli altri risultati non sono stati eclatanti, ma va detto che la lucernese ha spesso dovuto fare i conti con la sfortuna. In stagione è giunta due volte in semifinale nel classico, mentre ha vinto a Dresda e ha colto il sesto posto in Val Monastero nello stile libero... «Se tutto va bene, sento di poter arrivare in finale. A quel punto potrei giocarmi le medaglie». E a chi le chiede se preferirebbe salire sul podio nell'individuale o nella prova a squadre, dopo averci pensato risponde: «In entrambe. Ma se proprio dovessi scegliere, preferirei farlo a squadre».

Le ambizioni maschili, almeno per lo sprint, non sono così alte, anche se Jovian Hediger si dice in forma e a Kuusamo ha ottenuto un posto in finale (6º): «Non sono uno che guarda ia numeri, ma sappiamo tutti cosa conta a un Mondiale. Sarebbe bello ottenere il mio miglior risultato proprio in questa occasione».

Dario Cologna punta alla 15 km

Con quattro titoli olimpici al collo, il titolo iridato 2013 nello skiathlon e altre due medaglie d’argento, Dario Cologna deve sempre essere annoverato tra i papabili a un risultato di prestigio. In Germania punterà alla 15 km che al recente Tour de Ski gli aveva regalato il secondo posto nello stile classico. Ai Mondiali si gareggerà con il passo pattinato, ma per il grigionese questo non dovrebbe rappresentare un handicap, anzi.

Siccome il 35.enne della Val Monastero non è più in grado di tenere il passo con i migliori negli sprint finali, l’unica prova con partenza individuale (mercoledì della prossima settimana) potrebbe essere la sua migliore occasione per piazzare il colpaccio. Potrebbe puntare anche allo skiathlon di sabato (15 km a stile classico seguiti da 15 km a stile libero) e puer alla 50 km che chiuderà il programma. In entrambi i casi, però, la partenza sarà in massa, per cui occorrerà la giusta costellazione tattica per poter vedere Cologna davanti con i migliori.

Dominatore della stagione e del Tour de Ski, il russo Alexander Bolshunov ha le carte in regola per dominare in tutte le discipline, tranne lo sprint. Rimane da capire se il 24.enne nato al confine con l’Ucraina sarà riuscito a mantenere la forma espressa durante questo inverno, in particolare nel TdS. Nel palmarès di Bolshunov fanno già bella mostra quattro medaglie olimpiche e mondiali, ma manca quella del metallo più prezioso. Dovrà lottare contro l’alleanza scandinava, in particolare la Norvegia, per una serie di duelli che si prospettano esaltanti.

In campo femminile la ragazza da battere è ancora la norvegese Therese Johaug, per quanto la sua supremazia sia andata scemando di fronte ai progressi messi in mostra in particolare da Svezia e Stati Uniti.

Non ci sarà un altro Peier

Le competizioni di salto, che inizieranno venerdì sera con le qualificazioni dal piccolo trampolino, hanno un dominatore indiscusso, Halvor Egner Granerud. Il norvegese dovrà temere due soli avversari: il vento e un passo falso nel materiale, come quello che lo ha portato alla squalifica nel concorso di Coppa del mondo a Rasnov.

Gli svizzeri Gregor Deschwanden e Simon Amman hanno mostrato di recente alcuni progressi, tuttavia una medaglia rappresenterebbe un mezzo miracolo. Due anni fa la sorpresa l’aveva creata Killian Peier a Seefeld/Innsbruck, ma il vodese è stato costretto a saltare l’intera stagione 2020-2021 a causa della rottura del crociato del ginocchio.

Ai Mondiali di Oberstdorf, cittadina che ospita la rassegna per la terza volta, il pubblico non sarà ovviamente ammesso. In compenso nel programma figureranno due nuove gare, la combinata nordica e il salto dal grande trampolino entrambe in campo femminile, ciò che porta a 24 il numero totale dei titoli in palio.