Russia 2018

Carattere e cuore, la Croazia trova la sua prima finale

Mandzukic e compagni battono 2-1 in rimonta l'Inghilterra ai supplementari (i terzi di fila) e domenica a Mosca contenderanno alla Francia il titolo mondiale

11 luglio 2018
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Che carattere, che cuore, che Croazia. Per la terza volta di fila chiamata a rimanere in campo per 120' (e oltre), la squadra di Dalic ha trovato le energie per rimontare l'Inghilterra (subito in vantaggio con Trippier) grazie a due guerrieri come Perisic e Mandzukic, imponendosi 2-1 ai supplementari nella semifinale di Mosca e guadagnandosi il diritto di giocarsi il titolo mondiale domenica contro la Francia in quello stesso stadio, il Luzniki. 

La partita si è sbloccata già al quinto grazie al piede vellutato del difensore (a maggior ragione vellutato) del Tottenham Trippier, che ha approfittato del calcio di punizione al limite dell'area guadagnato del suo compagno di club Alli per spedire la sfera alle spalle di un sostanzialmente incolpevole (anche se forse non proprio reattivo) Subasic. La risposta dei balcanici non è andata oltre due conclusioni da fuori di Perisic e Rebic controllate senza particolari problemi da Pickford, e così è ancora stata l'Inghilterra a rendersi davvero pericolosa con Kane (fermato però da un fuorigioco che forse non c'era) e soprattutto con Lingard, che dal limite ha messo a lato il suo destro a giro.

Una difficoltà quella della Croazia di mettere sotto pressione la difesa di Southgate palesatasi anche nella ripresa, con la prima mezza occasione creata solo al 65', quando Walker si è immolato e in qualche modo ha bloccato con il corpo la conclusione di Perisic prima che arrivasse dalle parti dell'estremo difensore dell'Everton. È però il preludio al gol del pareggio caduto tre minuti dopo, quando gli stessi due giocatori (Walker e Perisic) si sono nuovamente trovati uno contro l'altro, con il centrocampista dell'Inter che però è stato più lesto ad anticipare il difensore degli Spurs insaccando l'1-1. Un gol che ha inizialmente tramortito i Leoni inglesi, tanto che al 72' solo il palo ha impedito allo stesso Perisic di firmare la doppietta personale e anche nei minuti seguenti, è soprattutto davanti alla porta dei sudditi della Regina che si sono vissuti attimi di passione tra errori (quasi) fatali della retroguardia e giocate (quasi) decisive degli attaccanti (in particolare evidenza ancora Perisic e Mandzukic). Al 92' è poi stato Kane a essere meno letale del solito mancando l'impatto di testa da ottima posizione e così i tempi supplementari (i terzi di fila per i croati) sono diventati realtà.

Grazie anche all'ingresso di Rose, Kane e compagni hanno ritrovato un po' di colore nei supplementari e al 99' tra loro e il nuovo vantaggio si è messo Vrsaljko, al posto giusto (sulla linea di porta) nel momento giusto per respingere il colpo di testa apparentemente vincente di Stones. Nel secondo dei due minuti di recupero è invece stato il giovane (24 anni) portiere britannico a fermare coraggiosamente Mandzukic sul più bello. Nei secondi 15 minuti addizionali Brozovic dapprima ha sparato alto da buona posizione, ma poi purtroppo per l'Inghilterra il pallone buono è finito sui piedi di Mandzukic (su ennesimo assist di Perisic), che da cecchino quale è non ha lasciato scampo a Pickford. Stavolta il colpo è stato troppo duro per l'Inghilterra, che come cantavano i suoi tifosi tornerà sì a casa, ma senza coppa.