Alla Cornèr Arena i bianconeri piegano il Bienne con il punteggio di 6-3. Al termine di una buona prova, eccezion fatta per qualche liscio difensivo
Serviva una sterzata dopo un mese di ottobre "disastroso" (così lo ha definito il GM bianconero Hnat Domenichelli). La pausa di due settimane sembra aver parzialmente riordinato le idee in casa bianconera, alla luce del successo per 6-3 ottenuto su un Bienne reduce da otto successi negli ultimi dieci confronti, ma presentatosi in Ticino privo del suo portiere titolare Säteri (sostituito dal giovane Janett) e di altre pedine fondamentali del suo scacchiere.
Con Justin Schultz per la prima volta sul ghiaccio - scelta che ha portato Sekac in sovrannumero - i padroni di casa sono partiti con il piede pigiato sull'acceleratore, trovando il gol dopo appena 58 secondi in situazione di 5c4. Bella la combinazione che ha portato in rete Luca Fazzini, al suo settimo centro stagionale.
Dall'altra parte - al suo primo tiro in porta al 9'41‘’ - il Bienne ha colto il pareggio con Kneubuehler tramite una conclusione che pareva innocua e sulla quale Schlegel avrebbe dovuto fare molto di più.
Rete alla quale l'HCL ha "risposto" al 16‘, andando in gol con l'opportunista Canonica, bravo a crederci fino in fondo e a regalare ai suoi il 2-1. Prima della pausa il Bienne ha sfiorato il (nuovo) pareggio in un paio di circostanze, colpendo anche un palo.
In apertura di periodo centrale è poi salito in cattedra il "solito" Rajala, autore di due staffilate che hanno capovolto la contesa, sorprendendo uno Schlegel questa sera invero troppo poco reattivo. Fortunatamente il vantaggio bernese ha avuto vita breve (125 secondi per l'esattezza): sì perché una conclusione di Peltonen, senza nemmeno troppe pretese, si è infilata in fondo al sacco.
È stato il periodo centrale delle porte aperte, troppe le voragini difensive concesse in special modo dal Lugano al Bienne. Non è un caso se poco dopo metà incontro Luca Gianinazzi ha chiamato il timeout. Ciò non ha comunque impedito allo scatenato Peltonen di timbrare ancora una volta il cartellino, nuovamente con un appoggio velenoso non contenuto da Janett valso il 4-3.
Nel terzo periodo il Lugano ha controllato con la giusta attenzione il "golletto" di vantaggio, coprendo bene il portiere Schlegel. Nel finale sono stati Joly e Verboon a mettere in congelatore i tre punti, con due reti a porta vuota.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Un punto di ripartenza per il Lugano? La sfida di domenica a Rapperswil ci darà qualche indicazione in più in questo senso...
LUGANO - BIENNE 6-3 (2-1, 2-2, 2-0)
Reti: 00'58’‘ Fazzini (Joly, Zohorna, 5c4) 1-0; 9'41’‘ Kneubuehler 1-1; 15'51’‘ Canonica 2-1; 22'01’‘ Rajala (Tanner) 2-2; 26'12’‘ Rajala (Bachofner, Yakovenko) 2-3; 28'17’‘ Peltonen (Alatalo) 3-3; 35'41’‘ Peltonen (Zanetti) 4-3; 58'29’ Joly 5-3; 58'39‘’ Verboon 6-3.
Lugano: Schlegel; Müller, Schultz; Dahlström, Aebischer; Alatalo, Peltonen; Hausheer; Carr, Zohorna, Joly; Verboon, Müller, Cormier; Patry, Arcobello, Fazzini; Reichle, Canonica, Zanetti; Peltonen.
Penalità: 2x2‘ Lugano; 4x2’ Bienne.
Note: Cornèr Arena, 4'859 spettatori. Arbitri: Piechaczek, Fonselius; Cattaneo, Bichsel.