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L’Ambrì Piotta non digerisce il ‘caldo da raclette’

Il tour de force si chiude con un kappaò a Friborgo. Dove Bürgler e compagni erano tornati in corsa dopo 20’ da incubo: ‘Abbiamo mostrato carattere’

Così lo svittese ha riacceso la luce in casa biancoblù, purtroppo vanamente
(Keystone)
13 ottobre 2024
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Il volo in alta quota dell’Ambrì Piotta si è interrotto alla Bcf Arena. Dove, dopo i successi contro Davos, Ginevra Servette, Kloten e Lugano, i biancoblù sono usciti battuti dal Friborgo, che ha così messo fine alla sua serie negativa altrettanto lunga.

Se nel sabato sera sulle sponde della Sarine non sarà stata la classica ‘sindrome post-derby’ a metterci lo zampino, di certo c’è il fatto che gli uomini di Cereda la partita con il Gottéron hanno iniziato a giocarla solo dal secondo tempo inoltrato. Ma hanno avuto anche il pregio di saperla raddrizzare, dopo che il 3-0 maturato alla prima sirena non lasciava presagire nulla di buono. Merito, in particolare, di un Dario Bürgler capace di prendere per mano la squadra per condurla verso la momentanea rimonta. Prima che Sprunger, aiutandosi con una ‘sponda’ sul corpo di Curran, non vanificasse gli sforzi dei leventinesi firmando il nuovo allungo (quello poi risultato decisivo) per la formazione di Patrick Emond, che si toglie così di dosso un po’ di pressione.

«Beh, non posso negare che questa sconfitta bruci parecchio – analizza proprio l’attaccante numero 87 dei leventinesi ai microfoni della Rsi –. Siamo stati capaci di rimettere in equilibrio il punteggio dopo aver chiuso il primo tempo in ritardo di tre reti, ma ce ne torniamo a casa a mani vuote; questo non può che fare male...».

Per lo svittese, a ogni buon conto, non tutto è però da buttare: «No, affatto: abbiamo comunque dimostrato carattere e voglia di lottare. Benché alla prima pausa il passivo fosse già importante, e il nostro gioco non fosse dei migliori, non ci siamo lasciati andare. Il fatto di poter cominciare il periodo centrale in doppia superiorità numerica, poi, ci ha dato la carica giusta. Ci abbiamo messo anche tanta energia, e proprio per questo non possiamo che essere un po’ delusi per non essere riusciti ad andare a punti». Un’energia che i biancoblù, che sabato a Friborgo hanno chiuso un mini tour de force di 3 partite nello spazio di quattro giorni, fra cui due trasferte e il derby di sabato, potranno ricaricare con qualche giorno di tregua agonistica, visto che il prossimo impegno è fissato per venerdì, quando alla Gottardo Arena arriverà il Langnau: «Non mi piace trovare alibi, ma indubbiamente giocare diverse partite nell’arco di pochi giorni mette a dura prova la resistenza. In più il derby di venerdì è stato particolarmente impegnativo e dispendioso in fatto di risorse: tutte cose che si sono fatte sentire in avvio della partita della Bcf Arena. Non è stato affatto facile la prima parte del confronto. Anche perché in pista faceva parecchio caldo: ho... sentito la raclette da ogni parte».

Se sabato sera è finita come è finita, a ogni buon conto, è anche per merito di un Friborgo ben deciso a voltare pagina e iniziare un nuovo trend, dopo il mortificante 6-0 incassato 24 ore prima sulla pista del Losanna, per un quarto stop consecutivo che aveva fatto scivolare Sprunger e compagni nelle parti meno nobili della classifica. Un merito che anche Bürgler riconosce agli avversari: «Il Friborgo ha spinto parecchio, disputando un’ottima partita e dimostrando di essere comunque una squadra competitiva. Come noi, anche se dobbiamo prendere spunto da ciò che non ha funzionato al meglio stavolta per imparare e migliorarci. E proveremo a farlo già a partire dai prossimi giorni».

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