Hockey

De Luca decide un derby colmo di emozioni

Due reti nel primo tempo e poi tanto equilibrio in pista (oltre a un gol annullato per parte). Poi la differenza la fa il numero 88 dell'Ambrì Piotta

Il gol che risolve la partita
(Ti-Press)
11 ottobre 2024
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Pronti via e le emozioni del derby numero 256 della storia, in 228esimo nel massimo campionato iniziano già a fioccare. La prima è a tinte bianconere, con il Lugano che va subito a far correre un brivido lungo la schiena di Senn, preferito a Juvonen nel ballottaggio dei portieri in casa biancoblù. E non è passato che un minuto e spiccioli dall'ingaggio d'apertura. Scampato il pericolo, è l'Ambrì Piotta a provare a sua volta la via del gol, chiamando in causa Schlegel in un paio di occasioni. Il Lugano torna però a fare la voce grossa con Kostner penalizzato, ma quando Alatalo si fa a sua volta spedire sulla panca dei cattivi (per un'ostruzione evitabile), la partita decolla per davvero. Recuperato il loro di numero 22, i leventinesi si riversano in attacco, e all'8'53" Kubalik da poco dentro la blu arma il siluro che, involontariamente sporcato nella sua traiettoria dal bastone di Guerra, supera Schlegel per la rete dell'1-0. Un vantaggio che non ha vita lunga, visto che poco più di tre minuti più tardi, il Lugano trova il modo di pareggiare. La firma, stavolta, è quella di Marco Müller, che con una conclusione terra-aria manda il puck in fondo al sacco, con Senn fuori causa. Un'altra penalità, stavolta rimediata da Terraneo, costringe poi i padroni di casa ad altri istanti di sofferenza, ma il Lugano non riesce a perfezionare il sorpasso. Nel finale del primo periodo, anzi, sono ancora gli uomini di Cereda a procurasi le opportunità migliori. Ma il risultato non cambia: alla prima pausa si va dunque con le due squadre sull'1-1.

A infiammare il secondo temo ci pensa il tandem Arcobello-Fazzini, con il primo che libera in verticale il momò. Disco incollato alla pala del bastone, il topscorer bianconero penetra nel settore offensivo, puntando dritto verso Senn. La sua conclusione, potente, lo supera, ma il disco va a stamparsi sul palo alla sua destra. Poco dopo lo stesso Fazzini si fa però espellere, e allora il baricentro di sposta sull'altro lato della pista, con Landry che da ottima posizione non centra lo specchio della porta. Nei minuti successivi è una sorta di ‘ping-pong’, con occasioni prima da una parte e poi dall'altra, a riprova della bontà del parziale in parità. Se nelle file bianconere tra i più ispirati in questo frangente sono il citato Fazzini, oltre a Sekac (da menzionare un'altra ottima opportunità non capitalizzata dal numero 67 del Lugano), fra i padroni di casa i più attivi e propositivi in attacco sono Heim e Landry. Allo squillo della seconda sirena però il risultato resta quello maturato al 12'09".

In entrata di terzo tempo, dopo un paio di belle parate di Senn (la prima su tiro di Arcobello, la seconda su conclusione da poco dentro la linea blu di Peltonen), l'Ambrì Piotta approfitta di una penalità rimediata da Joly per andare a battere una seconda volta Schlegel. Ci riesce con Pestoni, bravo a smarcarsi dalla guardia di Guerra. Ma il numero dei 18 dei biancoblù lo fa in situazione di offside, che viene smascherata dal Coach's Challenge, fra le sonore proteste del pubblico biancoblù. E a quel punto la tensione si fa rovente anche sugli spalti. Gli uomini di Cereda però non demordono, e nei minuti che seguono continuano a bombardare di dischi la porta di Schlegel, che però abbassa la saracinesca. Anche quando Zwerger, al 51'32" da distanza ravvicinata lascia partire un tiro quasi a botta sicura. Il gol è però nell'aria, e lo trova De Luca al 52'19", dopo un bel lavoro di Pestoni, bravo ad attendere il momento giusto per servire il compagno anziché cercare la soluzione personale. Joly, al 53'56" si fa sì trovare al posto giusto nel momento giusto per siglare quella che sarebbe la rete del nuovo pareggio, ma stavolta la carta vincente del Coach's Challenge la gioca Luca Cereda (anche in questo caso rete annullata per fuorigioco), e di conseguenza l'Ambrì Piotta conserva il suo vantaggio. Nei minuti che seguono è per forza di cose il Lugano a prendere l'iniziativa e dettare il ritmo della partita, con i leventinesi che abbassano il baricentro, giocando di rilancio. A due minuti e una manciata di secondi dal sessantesimo Gianinazzi toglie Schlegel e butta nella mischia un sesto uomo di movimento, e poco dopo gioca pure la carta del timeout. Bürgler, a un minuto e mezzo dalla terza sirena potrebbe chiudere i conti, ma la sua conclusione nella porta vuota si infrange sul palo, e Poco dopo spara a lato. Così i tifosi biancoblù devono trattenere il fiato ancora per i secondi residui, prima di poter finalmente lasciar partire le celebrazioni per la vittoria.

Ambrì Piotta - Lugano (1-1 0-0 1-0) 2-1
Reti: 8’53’’ Kubalik (autorete Guerra/esp. Alatalo) 1-0. 12’09’’ Marco Müller (Carr, Joly/esp. Zwerger e Verboon) 1-1. 52’19’’ De Luca (Pestoni, Heim) 2-1.
Ambrì Piotta: Senn; Virtanen, Zgraggen; Wütrich, Terraneo; Heed, Curran; Isacco Dotti; Pestoni, Heim, De Luca; Bürgler, Maillet, Lilja; Kubalik, Landry, Zwerger; Miles Müller, Kostner, Grassi; Douay.
Lugano: Schlegel; Dahlström, Hausheer; Mirco Müller, Aebischer; Guerra; Fazzini, Arcobello, Patry; Sekac, Zohorna, Cormier; Zanetti, Canonica, Verboon.
Arbitri: Kaukokari (Fin), Tscherrig; Gurtner, Meusy.
Note: 6’775 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 5 x 2’ contro l’Ambrì Piotta; 6 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 26-40 (12-17, 8-12, 6-11). Ambrì Piotta senza Zaccheo Dotti, Pezzullo (infortunati), Ang, Juvonen, Muggli e Hedlund (in soprannumero); Lugano privo di Morini, Van Pottelberghe, Thürkauf (infortunati), Huska, Aleksi Peltonen, Meile (in soprannumero) e Cjunskis (in prestito al Sierre). Prima del confronto osservato un minuto di silenzio in memoria di Geo Mantegazza, storico presidente del Lugano scomparso giovedì. Pali: 24’48’’ Fazzini, 58’34’’ Bürgler. Lugano nel terzo tempo senza Dahlström. Al 45’52’’ rete annullata a Pestoni per fuorigioco (coach’s challenge chiamato dal Lugano). Al 52’56’’ rete annullata a Joly per fuorigioco di Carr (coach’s challenge chiamato dall’Ambrì). Al 58‘11’’ timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere dal 57’54’’ al 58’36’’ e dal 58’56’’ fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Gilles Senn e Niklas Schlegel.