Presto in vantaggio poi costretti a rincorrere, gli uomini di Craword alla distanza piegano il Losanna, ritornando in vantaggio in un'appassionante finale
Forte del successo a Malley, giovedì, che aveva rimesso la finale in equilibrio, il Losanna si presenta alla Swiss Life Arena per gara 3 con la stessa squadra ammirata l'altra sera, mentre Mark Crawford per l'occasione decide di riproporre in pista Zehnder e di rispolverare un Bodenmann che scippa il posto a Bächler.
Al via delle ostilità, il Losanna concede subito la prima penalità della partita, anche se l'intervento dietro la porta di Heldner ai danni di Grant dietro la porta pare tutto fuorché illegale. Quel powerplay, lo Zurigo finisce col sfruttarlo, aprendo le marcature con Lammikko al termine di un’azione in verità viziata poco prima da un’evidente ostruzione di Zehnder su Pilut, ma gli arbitri tuttavia non intervengono. Ci vogliono quattro minuti prima che i vodesi riescano a rendersi minacciosi una prima volta, ma l’occasione vera capita poco dopo ai padroni di casa, con Riedi il cui tiro improvviso dopo una bella finta di Marti viene intercettato da Hughes. Al di là del vantaggio, lo Zurigo mostra indubbiamente le cose migliori, utilizzando molto il fisico e lavorando senza sosta su ogni disco, legittimando così il vantaggio. A poco a poco, però, la squadra di Geoff Ward riesce comunque a crescere, e alla fine riesce a pareggiare i conti nel momento in cui fa più male, a un minuto dalla pausa, con Rochette che spedisce un disco sulla porta di Hrubec deviato maldestramente da Trutmann, che mette seriamente nei guai il proprio portiere.
E le cose in avvio di secondo periodo non vanno certo meglio per gli uomini di Crawford, che perdono per ben due volte il disco in zona offensiva, e sulla ripartenza vodese la difesa zurighese si apre in due, con Hollenstein che non si capisce cosa voglia fare, spalancando così la porta a Pilut, e il difensore svedese ha tutto il tempo per avanzare sulla porta, crocifiggendo Hrubec con un tiro imprendibile sotto la traversa. E il momento non facile per i Lions continua poco dopo, con Fröden che finisce fuori per una bastonata al volto di Almond, e in quei due minuti i padroni di casa debbono stringere i denti, riuscendo però a difendersi benissimo grazie a un boxplay particolarmente attivo e attento davanti a Hrubec. Con l’avvicinarsi di metà partita, però, lo Zurigo riprende a crescere, mentre il Losanna comincia a commettere errori su errori: prima addirittura quattro liberazioni vietate di fila, poi alcune decisioni sbagliate che finiscono col costar loro care: infatti, nel giro di neppure un minuto e mezzo lo Zurigo ribalta completamente la situazione, grazie a un tiro di Weber e al tocco ravvicinato del solito Malgin, con i romandi che non ci capiscono più nulla, tanto che Ward decide di chiamare il timeout dopo aver incassato il 3-2.
Nel terzo tempo lo Zurigo gioca intelligentemente, lasciando l'iniziativa agli avversari, cercando subito di distruggere ogni loro tentativo di costruzione. Tuttavia, qualche occasione i vodesi riescono naturalmente a crearsela, e la più ghiotta di tutte capita sul bastone di Heldner, al 51esimo, con il difensore che si trova davanti alla porta spalancata al termine di un'azione lanciata da uno dei rari errori di Malgin, e Balcers in qualche modo riesce a salvare, sostituendosi al proprio portiere. Poi, appena possono i padroni di casa si sganciano, e l'occasione buona capita a Sigrist a quattro minuti dal termine, dopo un ingaggio offensivo gestito male da Riat, con Djoos che si fa battere in velocità dal numero 13, che dopo uno sprint di una cinquantina di metri si presenta tutto solo davanti a Hughes e non gli lascia scampo, offrendo allo Zurigo la certezza di un secondo successo nella serie. E martedì sera, ma alla Vaudoise Arena, si riprende.
Zsc Lions - Losanna (1-1 2-1 1-0) 4-2
Reti: 2'08‘’ Lammikko (Fröden, Lehtonen/esp. Heldner) 1-0. 18'56‘’ Rochette (Glauser, Sekac) 1-1. 21'46‘’ Pilut (Kenins, Djoos) 1-2. 30'59‘’ Weber (Schäppi, Sigrist) 2-2. 32'23‘’ Malgin (Balcers, Weber) 3-2. 55'50‘’ Sigrist (Rohrer) 4-2.
Zsc Lions: Hrubec; Weber, Kukan; Lehtonen, Geering; Trutmann, Christian Marti; Riedi, Phil Baltisberger; Andrighetto, Malgin, Balcers; Frödén, Grant, Hollenstein; Rohrer, Lammikko, Zehnder; Bodenmann, Sigrist, Schäppi.
Losanna: Hughes; Glauser, Djoos; Heldner, Frick; Pilut, Genazzi; Jelovac; Rochette, Suomela, Sekac; Riat, Fuchs, Kovacs; Bozon, Jäger, Raffl; Holdener, Almond, Kenins; Pedretti.
Arbitri: Tscherrig, Wiegand; Schlegel, Wolf.
Note: 12'000 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 3 x 2‘ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 24-27 (8-6, 9-10, 7-12). Losanna senza portiere dal 58'46‘’ e fino al termine. Zurigo senza Harrington (in soprannumero); Losanna privo di Aurélien Marti, Perrenoud (infortunati), Haapala e Salomäki (in soprannumero). Losanna senza portiere dal 58'46‘’ e fino al termine.