laR+ il dopopartita

‘Ora andiamo a Zurigo per cavalcare l'onda positiva’

L'Ambrì batte anche il Langnau, facendo un altro passo deciso verso i ‘play-in’. Zaccheo Dotti: ‘Il terzo gol è la chiave della partita’

Juvonen e compagni hanno controllato la sfida: ‘Abbiamo concesso poco e sfruttato bene le nostre chance’
(Ti-Press/Golay)

Un po’ come contro l’Ajoie, anche contro il Langnau l’Ambrì indirizza la sfida nei primi venti minuti – stavolta chiusi sul 2-0 grazie a Pestoni e Spacek – e poi controlla con relativo agio i successivi quaranta, approfittando anche di una prestazione sottotono degli avversari. La vittoria con il risultato finale di 5-1 rispecchia dunque quanto visto sul ghiaccio della Gottardo Arena, anche se in due episodi i biancoblù possono dirsi fortunati. Il gol dell’importantissimo 3-1 di Dauphin, realizzato 49” dopo il 2-1 di Rohrbach, è infatti viziato da un fuorigioco non ravvisato dagli arbitri e sul quale la panchina dei Tigrotti non chiama il coach’s challenge. Durante la penalità contro Isacco Dotti, invece, Juvonen viene salvato dal palo sulla conclusione di Mäenelanen, mentre poco dopo aver recuperato il quinto uomo di movimento Lilja chiude i conti con la quarta rete. «La chiave della sfida è stata indubbiamente il nostro terzo gol, subito dopo il 2-1 – conferma Zaccheo Dotti –. A quel punto la situazione era pericolosa, la partita poteva ancora andare nelle due direzioni, ma il punto di Dauphin ha tagliato le gambe ai nostri avversari. Siamo stati solidi, concedendo poche occasioni agli attaccanti del Langnau e capitalizzando con concretezza quelle che ci siamo creati. Adesso ci rechiamo a Zurigo per cavalcare l’onda positiva. Non abbiamo nulla da perdere, andiamo con coraggio a cercare punti e a svuotare completamente il serbatoio. Dopo avremo tempo per riposare».

Per conquistare la terza vittoria nelle ultime quattro uscite non è servita la miglior prestazione stagionale, anche se vi sono un paio di elementi che spiccano sopra gli altri. Heed e Pestoni sono infatti stati autori di una prestazione superlativa, per entrambi sublimata da un bottino di tre punti. Il difensore svedese ha dunque confermato di meritarsi appieno la chiamata in Nazionale: «Già domenica troverò Jesper Frödén come avversario, ma torneremo a essere amici solo da martedì», scherza il numero 72. Quanto alla sfida con il Langnau, «tutto sommato abbiamo disputato una buona partita, abbiamo realizzato i gol che dovevamo, nella zona neutra ci siamo comportati bene e complessivamente abbiamo controllato abbastanza bene la partita».

Juvonen non ha invece avuto moltissimo lavoro da svolgere, ma quando chiamato in causa ha sempre dimostrato grande sicurezza. Per Dauphin, Lilja e Kneubuehler (autore del 5-1 con una deviazione su un tiro di Virtanen) aver trovato la rete potrebbe inoltre rappresentare un’importante iniezione di autostima. Nota di merito infine anche alla quarta linea, che con De Luca inserito a fianco di Grassi e Kostner ha guadagnato in rapidità e in imprevedibilità, riuscendo così diverse volte a mettere sotto pressione la difesa bernese.

Domani pomeriggio Grassi e compagni si recheranno a Zurigo con la consapevolezza di aver già messo in cascina i sei punti ‘obbligatori’ di questa settimana e di poter andare così a caccia di bonus, ma anche di dover alzare il livello del proprio gioco di un ulteriore scalino per riuscire a portare a casa qualche soddisfazione. Si tratta dell’ultimo impegno prima della pausa e del rush conclusivo di nove partite, che scatterà venerdì 16 febbraio in casa contro il Rapperswil.

Intanto, in ottica classifica, i leventinesi allungano a cinque punti di margine sull’undicesimo posto, occupato proprio dagli Emmentaler, raggiungendo al contempo Bienne e Ginevra Servette. Nulla è ancora deciso ovviamente, ma intanto un altro deciso passo verso i ‘play in’ è stato compiuto.

L’annotazione

Le qualità nascoste

L’impegno e le qualità fisiche di Zaccheo Dotti non sono mai state messe in dubbio da nessuno, con l’assist di ieri ha raggiunto quota sette punti (la stessa delle ultime due stagioni e che ora potrà provare a superare) e pure il bilancio plus/minus è positivo a +2. In pochi però si sarebbero probabilmente aspettati la statistica mostrata nel finale di primo tempo sullo schermo gigante della Gottardo Arena, nella quale il numero 27 viene indicato quale secondo giocatore più rapido dei biancoblù, con un picco di 32,72 km/h, alle spalle solo di Johnny Kneubuehler (34,53 km/h) e davanti a Heed (31,75 km/h). Il ventinovenne ha dunque apparentemente svelato una delle sue qualità nascoste.