Calvin Thürkauf e il Lugano puntano sulla continuità rispetto a quanto visto a Rapperswil: ‘Adesso non dipendiamo più daun solo terzetto’
Con 1,19 punti a partita Calvin Thürkauf è secondo solo al compagno di linea Carr (1,20). Il capitano bianconero si dimostra pure soddisfatto della reazione di squadra esibita martedì a Rapperswil, con una partita intelligente con paziente sfruttando gli errori dei vostri avversari. «Questo era proprio il nostro gameplan, giocare con tranquillità non farci influenzare negativamente dagli episodi e cercare di sfruttare le occasioni che ci siamo creati partendo dal nostro terzo difensivo e questo ci è riuscito quattro-cinque volte con passaggi precisi in profondità. Però la base è stata sicuramente il buon lavoro difensivo, senza questo era impensabile vincere contro di loro. Ci siamo allenati bene domenica e lunedì, per essere pronti a quel tipo di partita».
L’impressione dall’esterno è che le due sconfitte del weekend scorso non le abbiate proprio digerite… «Contro il Langnau in casa non dovevamo perdere, ci siamo complicati la vita da soli, incassando subito il gol del nuovo sorpasso dopo il 2-2. Anche a Berna potevamo vincere, abbiamo disputato una buona partita senza però sfruttare le nostre occasioni, loro invece sì, abbiamo avuto tante occasioni due contro uno, anch’io ho sbagliato davanti al portiere, non siamo stati abbastanza freddi per vincerla. Due sconfitte che ci hanno fatto molto male, basta guardare la classifica, tante squadre in pochi punti, ogni punto in più sarebbe stato importante».
Martedì Gianinazzi ha rimescolato le linee, vi serviva una nuova botta di energia? «Ogni tanto durante la stagione ci vogliono dei cambiamenti, adesso giochiamo con Granlund, in più abbiamo Arcobello-Ruotsalainen-Joly, che formano veramente un superblocco. Così è ottimo e anche le altre due linee sono equilibrate, adesso non dipendiamo più da un solo terzetto. Il pericolo era che gli avversari potessero concentrarsi su un solo blocco per fermarci, è stata un’ottima mossa da parte di Gianinazzi. Si è visto già a Rapperswil con tanti nomi diversi sul tabellino, tutti hanno contribuito».
Il derby sarà sicuramente una partita totalmente diversa, l’Ambrì sicuramente non vi concederà cosi tanti breakaway. Ci sarà il tutto esaurito, quanto e difficile per voi giocatori cercare di mantenere la testa fredda in un tale contesto? «Non sarà facile però sta a noi giocatori concentrarsi su noi stessi. Il derby e sempre il derby anche se è una partita della stagione regolare. Ci saranno tante emozioni dobbiamo essere pronti, mantenere la calma, giocare bene difensivamente come martedì, se giochiamo così possiamo creare dei turnover alla loro linea blu e sfruttare la nostra velocità. La difesa vince le partite non l’attacco. Loro sono stati migliori nell’ultimo derby anche se alla fine siamo arrivati vicini, domani vogliamo vincere per i nostri tifosi che ci sostengono sempre alla grande».
A metà stagione siete al sesto posto in classifica in piena lotta per i playoff, era quello il vostro obiettivo? «Adesso siamo a metà stagione molto più importante sarà il piazzamento a fine stagione. Siamo messi bene, stiamo facendo dei piccoli passi nella giusta direzione, sono fiducioso e credo che potremo qualificarci direttamente per i playoff».
Una curiosità statistica se guardiamo il vostro rendimento in trasferta siete al terzo posto, in casa solo all’ottavo, come mai questa differenza? Quando giocate in casa vi mettete troppa pressione? «Sicuramente è stato così in tante partite, in cui ci siamo fatti male da soli, non abbiamo avuto la pazienza necessaria, volevamo segnare subito, prendere il controllo della partita. Invece dobbiamo avere pazienza, la priorità dev’essere la difesa e prendere le giuste decisioni; invece la nostra foga ci e costata cara. Dobbiamo e vogliamo migliorare il nostro rendimento casalingo e fare della Cornèr Arena una fortezza, sono fiducioso che ci riusciremo nella seconda parte della stagione».
‘Vincerà chi gestirà meglio le emozioni’
Arrivate al terzo derby stagionale dopo il bel successo contro il Rapperswil, adesso si tratta di dare continuità: «Sì chiaro, però bisogna anche ricordarsi che la lega è molto difficile, tutte le squadre sono forti, sicuramente abbiamo avuto una buona serata con una buona prestazione pero non e che vengono scontate. Non è che perché abbiamo avuto una buona partita, ora saranno tutte facili. Se c’è una partita in particolare, che non mi aspetto sia facile è questa, quindi dovremo essere pronti».
Hai avuto un riscontro positivi dopo i cambi decisi che hanno portato aria fresca e nuove energie, il primo obiettivo è stato raggiunto? “Sicuramente lo scopo era creare delle nuove alternative ed è stato raggiunto, però anche in questo caso non vuol dire che funzionerà sempre. Durante la stagione ci sono dei momenti dove una linea funziona ma anche dei momenti in cui non funziona. E il mio ruolo di allenatore è saper cavalcare questi momenti, quando cambiare e quando no, non penso che farò sempre giusto, ma l’intento e sempre quello di trovare le energie giuste, trovare le soluzioni giuste per le partite che abbiamo di fronte per metter sul ghiaccio la miglior formazione possibile. Penso che adesso abbiamo delle alternative e questo e sicuramente positivo».
Tu conosci bene l’Ambrì e Cereda e lui conosce molto bene te, i derby si sviluppano sempre sulle stesse basi e vengono deciso dagli episodi e dalla gestione delle emozioni. Si può pensare di “sorprendere” l’avversario cercando di adattare il proprio gioco rispetto all’ultimo derby o le coordinate sono sempre le stesse? «Penso che in generale nella lega non ci siano avversari che cambiano il loro modo di giocare contro di te, quindi la filosofia, le cosa principali che la squadra fa e l’identità non cambiano, quindi non mi aspetto dei grandi cambiamenti ne da parte loro ne da parte nostra a questo punto. In partite di così alto livello la differenza la fanno sicuramente le emozioni e gli episodi, sappiamo che il derby è una partita diversa, un po’ più pazza a volte e quindi chi è capace di gestire meglio le emozioni e questi episodi, avrà la meglio. Nelle ultime due partite e stato così. Sta a noi guardare quello che abbiamo fatto prima della partita con il Rapperswil, guardare in casa nostra, come vogliamo giocare, quello che vogliamo fare, piuttosto che siano gli altri ad agire su di noi».
Sulla base dell’allenamento di ieri, il Lugano dovrebbe schierare la formazione vittoriosa contro il Rapperswil. L’unico dubbio riguarda Stéphane Patry che ha abbandonato l’allenamento per un leggere malessere. Se non dovesse farcela, sarebbe Matthew Verboon a sostituirlo al centro del quarto blocco e uno tra Jeremie Gerber e Roberts Cjunskis prendere il suo posto nella linea di Giovanni Morini e Luca Fazzini.