Hockey

I Bellinzona Rockets e le (grosse) occasioni sciupate

A lungo in partita sul ghiaccio di Martigny, i ticinesi sono costretti alla resa nel terzo tempo, dopo aver però sprecato ben due occasioni a 5 contro 3

L’attaccante numero 71 Patrick Incir
(Ti-Press/Crinari)
28 settembre 2023
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I ragazzi di Raffaele Sannitz sono costretti alla resa anche in Vallese, in una sfida con il Martigny che, a dire il vero, era iniziata nel migliore dei modi per il Bellinzona, che in avvio si creano subito un'opportunità con Schelldorfer, prima di una bella azione di Hedlund, che – invano – prova a ipnotizzare Kevin Pasche dopo un disco conquistato in fase offensiva grazie all’ottimo lavoro in forechecking. Il primo pericolo per i ticinesi arriva al terzo minuto, quando Merola si ritrova un disco davvero invitante, ma non riesce a concludere

Poi, all’ottavo minuto, prima situazione d’inferiorità numerica, dopo un disco perso alla blu offensiva da Törmanen, che poi si vede costretto ad arpionare Bougro. Il problema è che un minuto più tardi Jobin inciampa nel bastone di Teoldi, costringendo così i Rockets a giocare a 3 contro 5 per 45 secondi. I ticinesi superano brillantemente la doppia inferiorità numerica, e poi – anche grazie a due parate di Fadani – portano a termine anche il resto della penalità senza soccombere. Il problema è che proprio mentre Teoldi stava ritrovando il proprio posto in difesa, un tiro dalla blu di Currit viene deviato in maniera davvero imparabile da Münger, il quale non lascia scampo al portiere ticinese. Ai Rockets, però, basta poco per rimettere a posto la situazione, grazie a Mahra e al suo tiro al volo su servizio dalla sinistra di Hedlund, appena trenta secondi dopo l’inizio della penalità inflitta a Thévoz per trattenuta. Tuttavia, in un primo in cui le penalità sono determinanti, al 12’48’’ i vallesani tornano in vantaggio grazie a un gol in mischia di Merola, quando sulla panchina dei cattivi c’è Gianluca Cortiana, nonostante le proteste di capitan Pastori per un presunto bastone alto prima del gol. A proposito di punizioni: a 5’27’’ Bärtschi e Törmanen vengono alle mani davanti alla gabbia ticinese, e gli arbitri decidono di buttar fuori anche Merola: l’occasione migliore capita sul bastone di De Luca, ma Pasche si salva. Quindi, in un epilogo di primo tempo parecchia indisciplinato, all’improvviso i Rockets si trovano in pista per 1’25’’ a 5 contro 3 per due infrazioni fischiate a Ullman e Suter, ma Incir e compagni si lasciano sfuggire la ghiotta occasione.

A proposito di indisciplina: subito in avvio di periodo centrale Cortiana è costretto ad accomodarsi nuovamente in panchina, ma da quel momento in poi la partita si fa decisamente più vivace e meno spezzettata, oltre che più che mai aperta. Con i biancorossoneri che non solo non temono il confronto, anche sul piano fisico, ma spesso e volentieri escono anche vincenti dai duelli alle assi. Ma una nuova, imperdibile occasione per il Bellinzona arriva cinque minuti e mezzo dalla seconda sirena, quando prima Merola, poi Christe si fanno buttar fuori, e così i ticinesi per 51 secondi possono giocare in doppia superiorità numerica, ma anche nella circostanza gli ospiti non cavano un ragno dal buco. Poi la partita torna a farsi spezzettata, con uno scambio di gentilezze tra Incir e Pasche e tra Puide e Currit, e una nuova penalità sul conto di Ahlström e un nuovo scambio di cortesie sulla sirena tra Cortiana e Currit.

Un'altra occasione nitidissima i ticinesi se la creano in avvio di terzo tempo, quando Cavalleri libera Hedlund davanti a Pasche, ma lo svedese con licenza svizzera ancora una volta è battuto nell’uno contro uno. È l’errore di troppo per i ticinesi, che un minuto dopo incassano il 3-1 vallesano, gol fotocopia del primo firmato dalla coppia Currit-Münger in avvio di partita, e una quarantina di secondi dopo anche il 4-1 di Lindquist che mette la parola fine al confronto, prima del definitivo 5-1 a firma Neuenschwander.