A Davos il Lugano va sotto 2-0 ma con pazienza e tenacia ribalta il risultato, imponendosi ai rigori. Morini: ‘Finalmente il lavoro viene ripagato’
Davos – Viste le prestazioni molto altalenanti della settimana precedente, lo scorso weekend era guardato con più di qualche perplessità e una buona dose di timore. E invece il Lugano ha risposto alla grande, andando a cogliere due vittorie che fanno ben sperare soprattutto per il modo in cui sono arrivate.
Il bilancio parla quindi di quattro punti raccolti contro due squadre di alto cabotaggio che vanno a consolidare una classifica ancora aperta, ma che si può guardare con un pizzico di cauto ottimismo. Certamente il primo tempo di Davos non lasciava presagire una gran serata, viste le difficoltà a procurarsi buone occasioni da rete e l’indisciplina che ha portato a due penalità ravvicinate, sfociate poi in due gol subiti in poco meno di quattro minuti. In molti avranno pensato ‘ecco, ci risiamo’. E invece no. I bianconeri sono rientrati dalla prima pausa con un’attitudine diversa, più intraprendente. Con il passare dei minuti sono diventati i padroni del gioco e si sono creati via via più occasioni, anche se la fortuna non sembrava sorridere (si vedano i due ferri colpiti). Carattere e pazienza hanno infine portato al primo, meritatissimo, punto di serata, che ha poi dato il la alla rimonta.
Luca Gianinazzi è ovviamente contento di come sia andato il match. «È vero che il primo tempo è stato complicato ma va tenuto in considerazione che davanti si ha sempre un avversario, che in questo caso era di grosso calibro. Nei primi venti minuti il Davos ci ha costretti all’esterno in zona offensiva e ha attuato un buon filtro in zona neutra. Due penalità forse evitabili che si tramutano subito in altrettanti gol non sono di certo d’aiuto. Tuttavia la nostra reazione è stata ottima, in una pista sicuramente non facile. Dal 20’ in poi siamo stati la migliore squadra sul ghiaccio e forse avremmo anche meritato la vittoria piena».
Il tema portieri nell’ultimo periodo è di quelli caldi per il Lugano. Nei Grigioni, un po’ a sorpresa, è stato confermato Koskinen, che non giocava un doppio confronto da diverso tempo. «Ho cercato di cavalcare l’onda vincente e l’entusiasmo che si è creato dopo la buona prestazione di venerdì – continua il tecnico luganese. Schlegel ha avuto per qualche partita i riflettori puntati su di sé e ci ha aiutati a vincere in diverse serate, ma noi non ci siamo dimenticati del valore di Mikko. Oltre a questo, quando i valori dei due portieri sono così vicini, per la scelta si può ascoltare anche la propria pancia, e la scelta ci ha ripagati».
Il protagonista assoluto del sabato sera è però stato Giovanni Morini, che sottolinea l’ottima prestazione di squadra. «Loro dapprima si sono dimostrati letali in powerplay, ma non ci siamo mai arresi e abbiamo continuato a lavorare. Reputo il nostro secondo tempo eccezionale, da parte di tutte le linee: quando si spinge così, di solito (sorride, ndr), si viene ricompensati».
Come già venerdì sera si è vista un’attitudine decisamente più positiva rispetto all’uscita di Rapperswil. «In queste ultime partite ci stiamo giocando la nostra stagione. Mettere sul ghiaccio le emozioni è il minimo che si possa fare, in modo da poter trovare quel poco di energia in più anche nei momenti più complicati. Gli ultimi due match saranno due ulteriori finali».
A Davos l’attaccante italiano si è dapprima procurato il rigore che ha sbloccato il Lugano e poi ha siglato l’importante rete del pareggio. Gol pesante che va ad aggiungersi a quelli, altrettanto pesanti, già marcati contro Berna e Langnau. «Sembrerebbe che finalmente il lavoro svolto venga ripagato. Non sono contento di tutte le occasioni che ho sprecato durante l’arco del campionato, ma fa parte del gioco vivere momenti simili. Penso che anche l’aria della Nazionale mi abbia aiutato, dove ho potuto giocare tanti minuti con un ruolo importante e ho pure trovato la rete che mi ha sbloccato».
Fare punti a Davos non era certo scontato, vista la forma degli avversari. «All’interno della squadra siamo tutti più che convinti di poter dire la nostra anche contro le squadre migliori – conclude il comasco. Anzi, quasi paradossalmente, abbiamo fatto alcune delle nostre migliori partite contro compagini di alta classifica, e al contempo abbiamo sofferto contro altre con meno punti». E giovedì ci sarà il derby.
Nel frattempo la commissione disciplinare della federazione ha comunicato di aver assegnato una penalità di partita a posteriori al difensore Calle Andersson per un intervento con il ginocchio ai danni di Marc Wieser avvenuto al 52’. Il difensore luganese è pure stato multato di 1’700 franchi.