Dopo la pausa nazionale riprende il campionato, con 7 squadre (tra cui le due ticinesi) in 9 punti a battagliare per un posto nei giochi che contano
Dopo l’ultima pausa nazionale il campionato di National League riparte con l’ultimo rush di otto partite (tranne per qualcuno a cui ne mancano nove, sette o sei) con moltissimi verdetti ancora da decretare, soprattutto in ottica preplayoff. Il Berna settimo è infatti separato dal Langnau tredicesimo di soli nove punti e tutto potrebbe ancora succedere a questo gruppo di sette squadre, compreso un insidioso playout con l’Ajoie. Ancor più serrate sono le posizioni fino all’undicesima, attualmente occupata dall’Ambrì Piotta, a -5 dagli Orsi.
Anche il Lugano fa parte di questo gruppone con il decimo posto a quota 61 punti. I bianconeri sono reduci da un periodo di ripresa con sette vittorie nelle ultime dieci partite e non è un caso che queste corrispondano alle presenze racimolate dal difensore ceco Lukas Klok, che ha pure già confermato le sue doti da difensore two ways racimolando sette punti, con un bilancio di +8. Questo periodo è anche coinciso con la titolarizzazione di Niklas Schlegel, a scapito di Mikko Koskinen. Le prestazioni del numero 34 gli hanno permesso anche di strappare un rinnovo triennale con i bianconeri, ufficializzato ieri, a dare sicuramente maggiore serenità all’estremo difensore e a tutto l’ambiente. Serenità che dovrà imperativamente contraddistinguere tutto l’ambiente (aspetto che è mancato finora forse più a dirigenza e tifosi che non a giocatori e staff) in questo ultimo scorcio di stagione, anche nel caso dovesse arrivare qualche sconfitta.
Certo è che la prima settimana sarà subito un crocevia importante, visto che la squadra di Gianinazzi sarà chiamata ad affrontare tre squadre di questo "plotone", ovvero Losanna, Langnau e Berna. Le successive cinque giornate metteranno invece di fronte a quattro squadra già praticamente certe di prendere direttamente parte ai playoff (Rapperswil, Ginevra, Davos e Bienne), oltre al derby ad Ambrì alla penultima giornata. Il calendario non si preannuncia dunque facilissimo, considerando anche che le partite casalinghe sono tre, mentre le trasferte sono cinque. Inoltre in questa pausa Gianinazzi ha dovuto far fronte a relativamente diverse assenze di numerosi giocatori chiamati nelle rispettive nazionali (Mirco Müller e Thürkauf con la Svizzera, Klok con la Repubblica Ceca, Morini e Zanetti con l’Italia ed Herburger e Wolf con l’Austria). Patrick Fischer aveva chiamato anche Marco Müller, tuttavia il numero 10 ha dovuto rinunciare per infortunio e, come riporta l’Rsi, non sarà sicuramente presente sul ghiaccio della Vaudoise Arena.
Pure l’Ambrì è reduce da un filotto di sette vittorie, una sola però da tre punti, nelle ultime dieci partite (ma in virtù dei numerosi prolungamenti, almeno un punto è stato ottenuto in tutte le ultime sei uscite, ha raccolto un punto in meno rispetto al Lugano). Oltre al già citato derby i leventinesi dovranno affrontare altri due scontri diretti: quello odierno con il Berna e la trasferta a Losanna del 26 febbraio. Le altre cinque avversarie sono invece Friborgo, Bienne, due volte il Davos e infine il Rapperswil, tutto ciò con un equilibrio tra incontri in casa e in trasferta.
Anche i biancoblù sembrano aver trovato la loro formazione ideale, ma anche l’opzione di schierare Conz e McMillan potrà sicuramente essere attuata. I biancoblù inoltre hanno dovuto rinunciare a meno giocatori durante la pausa ovvero i soli Zündel, con l’Austria, e Chlapik, con la Repubblica Ceca. Inoltre Heim e Kneubuehler, che non avevano terminato l’incontro di Zurigo, si sono allenati regolarmente e sono pronti a essere impiegati, mentre non lo sono ancora Kostner e Fohrler. E proprio la coperta corta in attacco potrebbe essere un bastone tra le ruote della squadra biancoblù. Anche in questo caso però sono recentemente arrivati i rinnovi di Virtanen e Juvonen ad assicurare anche una certa continuità . Un altro atout a disposizione degli uomini di Luca Cereda è sicuramente la loro solidità , testimoniata dalla miglior differenza reti (-5) tra le squadre dal settimo posto in giù.
Per quanto riguarda le altre squadre coinvolte in questa lotta – anche se Davos e Friborgo dovranno comunque prestare attenzione, almeno a non inanellare un filotto eccessivo di sconfitte – l’unica in salute al pari delle ticinesi è il Losanna. I vodesi sono reduci da cinque vittorie e una sconfitta oltre al sessantesimo. Azzeccato in questo senso è stato l’ingaggio del portiere finlandese Eetu Laurikainen, che in cinque presenze ha subito una media di 1,95 reti a partite e parato il 91,67% dei tiri, inoltre ha avuto il suo impatto anche il rientro di Michael Raffl dopo il lungo infortunio. A -5 dal Lugano, per i biancorossi saranno sicuramente fondamentali i due scontri diretti casalinghi con le ticinesi.
Arrivano invece da un periodo negativo Berna, Kloten, Zugo e Langnau. Gli orsi hanno vinto soltanto due delle ultime dieci partite, gli aviatori, prima di battere proprio la squadra della capitale, erano stati sconfitti per sei volte consecutive. I campioni in carica, altalenanti per tutta la stagione, hanno ora trovato continuità … in negativo con quattro sconfitte consecutive, l’infortunio occorso a Grégory Hofmann nella semifinale di Champions avrà indubbiamente il suo peso, i Tori hanno però il vantaggio di disputare alla Bossard Arena sei delle nove partite rimanenti. Infine il Langnau sembra essere la squadra più in difficoltà , a partire dalla classifica che lo vede in tredicesima posizione (a pari punti con il Losanna, ma con una partita giocata in più). I Tigers hanno inoltre perso otto delle ultime dieci partite, ma in cinque di queste sono comunque riusciti a conquistare un punto. A far tremare Thierry Paterlini è però soprattutto la notizia dell’infortunio occorso a Vili Saarijärvi, autentico pilastro della difesa giallorossa, con la nazionale finlandese. Con il mercato internazionale che chiude mercoledì, la speranza nell’Emmental è che l’infortunio non sia troppo grave, ma se ne saprà di più nelle prossime ore.